CATANIA – Alla fine il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, nel videotributo ad Enzo Bianco proiettato alla convention della Vecchia Dogana, non compare. In compenso molti sindaci dem sono generosi di complimenti per il primo cittadino uscente, ricandidato alle elezioni di domenica. Ci sono il sindaco di Bari Antonio De Caro (“Enzo è la persona più bella che abbia mai conosciuto”), di Firenze Dario Nardella (“Enzo ha passione, competenza, esperienza e onestà”), di Palermo Leoluca Orlando (“Purtroppo non posso votare per te, ma ti esprimo tutto il mio sostegno”), di Milano Beppe Sala (“Enzo abbina all’esperienza un entusiasmo da ragazzino”). E c’è il presidente di Legambiente Ermete Realacci, che riesce a superare tutti: “Enzo, non rinunciare mai a sognare”.
Ma l’ospite d’onore, assediato dai cronisti a cui rilascia poche dichiarazioni, è l’ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Che soltanto sette giorni fa ha consegnato i poteri al nuovo premier Giuseppe Conte, ed oggi si lancia nella campagna siciliana del PD, prima a Messina e poi a Catania (dove il tricolore dem, complice il risultato deludente di Regionali e Politiche, cede il posto a cinque liste civiche), nell’inedito ruolo di frontman di partito.
“Di Enzo Bianco ci sono due cose che chiunque deve riconoscere – dice l’ex premier salendo sul palco, mentre la platea si alza in piedi – è una persona di straordinaria competenza, capacità, affidabilità. E poi è innamorato di Catania. Mi manda quasi ogni giorno messaggini sulla città, sull’Etna, sulla nuova Fontana, persino sulle aiuole. Per me è stato un esempio in tutti questi anni, come per i sindaci che hanno sottolineato il modo in cui ha saputo amministrare”.
“Siamo in un passaggio delicato per il Paese – continua l’ex premier spostandosi sulla situazione nazionale – un momento di cambiamenti, di trasformazioni, di incognite. Da cinque giorni c’è stata la ‘campanella’. Penso che al nuovo Governo dobbiamo fare tanti auguri di buon lavoro, perché i Governi passano ma le istituzioni repubblicane restano, e noi non le scambieremo mai per scatolette di tonno”. Ogni riferimento ai giovenil furori del Movimento Cinque Stelle è puramente voluto.
Infatti l’ex premier non nasconde “una certa inquietudine per ciò che ho ascoltato in questi giorni”. Un’inquietudine che deriva dalla consapevolezza di quanto fatto in questi anni, aggiunge Gentiloni. “Troppo spesso dimentichiamo le condizioni in cui era ridotto il Paese, nel 2011 eravamo sull’orlo del collasso economico-finanziario. Lo abbiamo rimesso in carreggiata noi italiani, facendolo risalire dal precipizio. È stato un cammino passo dopo passo, che ci ha messo in condizione di ottenere grandi risultati”.
Gli stessi che a Catania rivendica di aver ottenuto Bianco. Che salendo sul palco ringrazia candidati e candidate delle cinque liste e si dice ottimista per l’esito: “All’inizio la campagna elettorale sembrava in salita, oggi registro un grande entusiasmo”, dice il primo cittadino. Che poi snocciola i risultati ottenuti per la mobilità, le infrastrutture, il turismo e la cultura catanesi. E non risparmia complimenti agli avversari, da Grasso ad Abramo a Pogliese. Alla fine l’applauso è generoso. Il sindaco e l’ex premier si abbracciano a lungo sul palco. Catania non si ferma. E qui ne sono tutti convinti.