Intervista a Pietro Crisafulli: "Ho deciso di candidarmi per ridare dignità ai malati gravi"

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CATANIA – Si chiama “La voce negli occhi” il film che ha deciso di dedicare alla storia del fratello Salvatore, scomparso nel 2013 dopo oltre dieci anni di stato vegetativo dovuto ad un incidente stradale. Ed anche negli occhi di Pietro Crisafulli, oggi candidato al Consiglio Comunale nelle fila di “Un cuore per Catania”, la lista che sostiene l’aspirante sindaco Riccardo Pellegrino, c’è una luce. Che non si è spenta nemmeno quando la tragedia ha deciso di accanirsi sulla sua casa strappandogli il figlio Mimmo, morto nel 2017 in un altro incidente stradale. Nonostante la sorte avversa, Crisafulli è rimasto in piedi. Ed oggi tenta la strada dell’impegno politico, per proseguire quello civico portato avanti in questi anni con l’associazione “Risvegli”. 

“Non è stata una scelta semplice, quella di candidarmi – dice Crisafulli ai microfoni di Hashtag Sicilia – ho deciso di provarci per tentare di fare qualcosa in più. Ho sempre avuto a che fare con la politica, le mie battaglie mi hanno portato ad incontrare molti ‘grandi’, da Napolitano a Berlusconi. Nella vita mi occupo di malati gravissimi, e so quanto sia importante per loro avere qualcuno che nel porti la voce nelle Istituzioni. Ho deciso di scendere in campo per servire loro e tutti i cittadini catanesi”. 

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La scelta della lista con la quale tentare l’impresa arriva dopo l’incontro con il candidato sindaco. “Ho conosciuto Riccardo Pellegrino, una persona umile e sincera – spiega – parlando abbiamo trovato un accordo per una candidatura, con l’inserimento nel suo programma di alcune proposte che porto avanti da anni, come l’assistenza h24 per i comatosi. Così ho deciso di provarci, al di là del colore politico”. E le vicende giudiziarie di Pellegrino, già bollato come “impresentabile” nel 2017 e oggi indagato per voto di scambio? “Ho saputo di queste vicende dai giornali – dice Crisafulli – ne ho parlato con lui e sono stato rassicurato che si tratta di falsità. Mi ha detto anche che sta procedendo in Tribunale contro alcuni giornalisti che le hanno scritte. Mi fido di lui”.

Per Crisafulli, del resto, l’obbiettivo è quello di continuare in politica l’impegno civico perseguito in questi anni con l’associazione “Risvegli”. Un impegno verso l’altro, che non si esaurisce soltanto nel disabile ma è ogni persona che necessita di ascolto e di aiuto, anche a livello psicologico: “Conosco tantissimi disoccupati senza nessuna risorsa – ricorda il candidato – persone che muoiono di fame, bambini che non vengono mandati a scuola, ragazze costrette ad abortire perché non potranno dare alcun futuro ai loro figli. Ci sono tanti problemi di lavoro, disagio e indigenza. Spero di poter fare qualcosa per tutti loro”.

In caso entrasse a Palazzo degli Elefanti, Crisafulli ha chiare le priorità della sua azione politica. “Io sono anche candidato anche alla Seconda Circoscrizione, Picanello-Ognina-Canalicchio – ricorda – Lì il problema fondamentale è quello delle strade, che sono davvero illegali, come quella che ha ucciso mio figlio Mimmo. Poi verificheremo se c’è la possibilità di erogare delle somme di denaro alle persone che versano in difficoltà assoluta. E cercheremo di aiutare i molti malati gravi, si parla di fondi pubblici destinati a loro ma come saprà è tutto bloccato. Le persone in stato di coma a Catania sono oltre 50″.

Numeri che sui traducono in storie e sofferenze concrete, ricorda Crisafulli: “Nei giorni scorsi sono andato a trovare la signora Nuccia – racconta – che vive in una condizione drammatica da 17 anni, in una casa fatiscente, con il tetto che sta candendo, i fili della luce staccati. Mi auguro che in questi giorni, prima ancora che si vada a votare, si possa mettere mano a questa situazione assurda, che va immediatamente risolta”.

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