Il vicepremier Di Maio a Catania: “Cambieremo questo Paese. Con Grasso la città rialzerà la testa”

- Pubblicità -

CATANIA – “Catania buonaseraaa!”. È il senatore Mario Michele Giarrusso ad aprire in modo molto rock ‘n roll la convention pentastellata di piazza Dante. Il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo, del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio, di ritorno da Marina di Ragusa, ha avuto bisogno di un momento di ristoro in un bar del lungomare. A scaldare il pubblico, nel frattempo, ci pensa il Senatore. E poi il sindaco di Porto Emedocle Ida Carmina, l’ex Iena Dino Giarrusso, il sindaco di Grammichele Pippo Purpura, l’eurodeputato Ignazio Corrao, il neo-Ministro della Salute Giulia Grillo, il vicesindaco designato Matilde Montaudo, la senatrice Nunzia Catalfo. Dietro si intravede la vicepresidente del Senato Paola Taverna, che preferisce non prendere la parola.

Finalmente il vicepremier arriva sul palco tra gli applausi. Ma prima tocca al candidato sindaco del M5s a Catania, il professor Giovanni Grasso, condensare in pochi minuti un discorso all’insegna della legalità e delle tematiche sociali. Poi l’affondo sulle soverchianti forze avversarie: “I nostri avversari ci affrontano con decine di liste – dice rivolgendosi al candidato del centrodestra Salvo Pogliese e al sindaco uscente Enzo Biancoma non riusciranno a fermarci. Anche per Catania è arrivato il momento di alzare la testa!”.

- Pubblicità -

Ad introdurre il vicepremier è Giancarlo Cancelleri, già candidato alla Presidenza della Regione e oggi Vicepresidente dell’ARS. Quando Di Maio prende la parola, manca poco che in piazza parta la ola. “Oggi è il mio secondo giorno da Ministro – dice – avverto tutta la responsabilità di questo ruolo. Sono un cittadino del Sud e so quanta sofferenza c’è in giro tra i giovani che non hanno lavoro, tra i cinquantenni che l’hanno perso e non lo trovano più, tra i pensionati che non riescono ad arrivare alla fine del mese”. Per affrontare queste emergenze, spiega Di Maio, è nato il Governo del Cambiamento. Un esecutivo partito dopo settimane di tribolazione, con la Lega di Salvini – che stamattina in città ha lanciato la candidatura di Pogliese – e un programma messo nero su bianco in un contratto di governo.

Un accordo che il Vicepresidente del Consiglio rivendica di fronte alla piazza catanese. “Questo Governo è quello giusto, la prova è che i giornali ne parlano male – scherza – il 5 marzo siamo diventati la prima forza politica della Sicilia, del sud Italia e del Paese. Adesso abbiamo la responsabilità di riuscire a cambiarlo”. In uno Stato amico dei cittadini, che inizi a perseguire gli evasori lasciando in pace i lavoratori e le persone per bene. E sopratutto con una seria lotta alla corruzione e al malaffare, cavallo di battaglia del Movimento sin dalla sua fondazione, quasi dieci anni fa.

“Faremo finalmente un ‘daspo’ per i corrotti – scandisce Di Maio alla folla di piazza Dante – chi viene beccato con le mani nella marmellata non potrà più amministrare e avvicinarsi alla politica”. Un tema particolarmente sentito, quello della corruzione, che in Sicilia non smette di alimentare indagini e inchieste. Per una svolta legalitaria, promette il Vicepresidente del Consiglio, non resta che votare il candidato sindaco del M5s, “che avrà anche il vantaggio di avere il governo dalla sua parte”.

“È stato un lungo percorso – conclude il leader pentastellato – oggi con il vostro voto avete la possibilità di cambiare le cose anche nella vostra città”. L’abbraccio con Grasso scalda ancora la piazza. Dino Giarrusso legge i candidati a sindaco nei Comuni del catanese. La folla applaude ad ogni cognome. Il 10 giugno qui si punta alla vittoria.

- Pubblicità -