CATANIA – Un’occasione di confronto tra alcune delle realtà economiche più importanti del territorio siciliano e molti giovani laureati in cerca di occupazione. E’ il senso dell’iniziativa “Go to Job Market”, svoltasi ieri presso l’aula magna del Palazzo Fortuna dell’Università degli Studi di Catania. Una giornata di formazione e selezione che ha messo in diretto contatto aziende e giovani lavoratori, con lo scopo favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro e mettere a frutto le competenze acquisite.
A partecipare all’incontro di recruiting, promosso dal Centro Orientamento Formazione e Placement dell’ateneo catanese, tra gli altri, anche l’azienda Glorioso Carni, leader nella grande distribuzione di prodotti di macelleria e preparati di carne, che da Nissoria ha saputo espandersi a tutto il territorio italiano con oltre cento dipendenti e sedi in Puglia e Piemonte. Una delle realtà di maggiore interesse per i potenziali lavoratori, che hanno partecipato numerosi alle selezioni per entrare a far parte, in futuro, di un gruppo che porta alta la bandiera siciliana nel grande mercato nazionale.
A raccontare l’esperienza ai microfoni di Hastag Sicilia è Maria Concetta Glorioso, dirigente dell’azienda di famiglia insieme al fratello Giuseppe: “Il COF Placement dell’Università di Catania – spiega – ha il compito di avvicinare gli studenti laureatisi negli ultimi 24 mesi alle aziende del territorio, per evitare che debbano andare lontano a cercare un impiego mentre a volte la soluzione lavorativa è dietro l’angolo. E’ la cosiddetta terza missione dell’Università: la prima è la formazione, la seconda la ricerca e da qualche anno è stata introdotta l’interazione con le aziende locali”.
Uscendo dalle aule universitarie, insomma, l’ateneo fa da intermediario tra i giovani laureati e gli attori economici ed imprenditoriali che potrebbero avere interesse a collocarli. Una mission quanto mai necessaria, in un territorio che mostra dati drammatici relativi alla disoccupazione giovanile. Introdotti dagli interventi del presidente del COF, professor Crimi, e della direttrice, professoressa Cavallaro, le aziende hanno esposto il proprio profilo e le proprie specificità. Nel pomeriggio i ragazzi hanno potuto presentare i curriculum previa registrazione telematica.
“L’Università fa da tramite tra le aziende e i neolaureati – prosegue la dirigente di Glorioso Carni – Costoro possono accedere a degli stage, finanziati oggi anche dalla Regione, con una retribuzione commisurata al budget dell’azienda e comunque non inferiore a trecento euro”. Una possibilità non da poco, che molti hanno deciso di cogliere partecipando all’iniziativa. E tra le aziende più “gettonate”, complice la lunga esperienza e la fama conquistata sul mercato, c’è proprio Glorioso Carni.
Il motivo di tanto entusiasmo è presto detto: “I ragazzi hanno visto in noi una realtà autenticamente territoriale – spiega la dirigente con un pizzico di orgoglio – ci conoscono, ci vedono vicini, seguono con interesse le tappe e le evoluzioni dell’azienda. Anche il fatto che il posto di lavoro sia un po’ fuori mano, per loro, non rappresenta un problema. Hanno mostrato davvero voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Ho esaminato personalmente più di 20 ragazzi volenterosi, spigliati e preparati. Si tratta di laureati in direzione e finanza aziendale. Abbiamo bisogno di energie come queste, anche per le mansioni apparentemente più “umili”.
“E stato un modo nuovo per selezionare le future assunzioni – dice ancora la signora Glorioso – da tempo le grandi aziende utilizzano queste forme di recruiting, sopratutto al nord. In Sicilia stiamo iniziando adesso, a noi è servito sopratutto per sondare quali risorse esistano nel catanese. Operando in provincia di Enna tendiamo sempre a servirci di personale locale, accontentandoci di ciò che il mercato ci offre. Abbiamo registrato invece un grande interesse anche da parte di giovani catanesi e della Sicilia orientale”.
“Negli ultimi sei mesi abbiamo ricevuto oltre 200 curriculum – conclude la signora Glorioso – Grazie a questa iniziativa abbiamo potuto pescare in un mare più grande. Nel prossimo futuro sono sicura che proveremo qualcuno dei candidati esaminati. Ma sopratutto è stata la dimostrazione di come la sinergia tra Università e imprese sia fondamentale per dare a questa nostra terra possibilità di nuova occupazione e sviluppo”.