“E’ davvero stupefacente il comunicato di UNCI ed UNICOOP pubblicato sabato 18 maggio, nel quale le due associazioni si riferiscono alle nomine IRCAC richiamando presunte anomalie e facendo riferimento alla recente inchiesta della Procura di Caltanissetta”. Lo scrivono in una nota i vertici di Confcooperative e Legacoop.
“Le due associazioni evidentemente non ricordano, o non vogliono ricordare – proseguono le associazioni – che, nel merito delle nomine fatte dalle associazioni datoriali il TAR ha pienamente legittimato la procedura di individuazione dei rappresentanti designati da CONFCOOPERATIVE e LEGACOOP, e non dalla Giunta Crocetta, in quanto effettuate in coerenza alla legge che fissa il criterio della maggiore rappresentatività. E ci spiace davvero dovere ricordare ad UNCI ed UNICOOP che da sole CONFCOOPERATIVE e LEGACOOP rappresentano la stragrande maggioranza delle cooperative siciliane associate. Il TAR ha negato pertanto ad UNCI ed UNICOOP il riconoscimento di una rappresentatività adeguata per designare loro un rappresentante in seno al CDA rinviando al merito solo per gli aspetti legati alla nomina del presidente, che invece era stato designato dalla Giunta Crocetta, e che peraltro non è più in carica in quanto revocato dalla Giunta Musumeci. L’iniziativa di UNCI ed UNICOOP è pertanto strumentale e finalizzata al tentativo di ottenere una revoca della nomina del CDA IRCAC dei rappresentanti di CONFCOOPERATIVE e LEGACOOP, revoca che sarebbe comunque immotivata e illegittima, nella speranza di ottenere ciò che non hanno legalmente e giudizialmente potuto ottenere”.
“Per tutto quanto sopra – conclude la nota – tenuto conto delle gravissime affermazioni fatte dai rappresentanti di UNCI ed UNICOOP, che hanno inteso da un lato accomunare le nomine in IRCAC al quadro di comportamenti che emergono dall’inchiesta ‘Montante’ e dall’altro subdolamente lasciare intravedere presunti ‘do ut des’ attraverso i quali si sarebbero ottenuti posti nei consigli a fronte della mancata opposizione a provvedimenti sfavorevoli alle cooperative, rimandiamo alla storia di ciascuna organizzazione e agli atti posti in essere e preannunciamo fin d’ora le doverose azioni giudiziarie a tutela, anche con richiesta di risarcimento danni, che saranno a breve promosse dai nostri legali”.