Tornano i “No Muos”, a Ragusa in 200 a un corteo che il 30 giugno sarà riproposto a Caltagirone

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RAGUSA – No alla guerra e all’impianto satellitare di Niscemi. Sono tornati in piazza, a Ragusa, i comitati “No Muos”. La controversa vicenda che riguarda l’imponente struttura più volte contestata nel corso di questi ultimi anni è stata al centro di una manifestazione che ha visto confluire nel capoluogo ibleo i rappresentanti dei vari comitati siciliani. Non c’è stata una partecipazione molto nutrita ma gli organizzatori si ritengono comunque soddisfatti. Sono state poco più di 200 le persone che hanno sfilato preceduti dallo striscione «Riprendiamoci il futuro» da piazzale Zama verso piazza S. Giovani dove il variopinto corteo si è poi sciolto dopo l’intervento di alcuni dei promotori dell’appuntamento, tra cui Pippo Gurrieri della Cub Ragusa. C’è stato tempo anche per un siparietto curioso. La foto di rito sulle scale della Cattedrale, scattata dai manifestanti, ha accomunato due sposi che si erano uniti in matrimonio e che erano appena usciti dalla funzione religiosa L’appuntamento con la marcia nel capoluogo ibleo è il primo di una serie tra quelli programmati. Il prossimo si terrà, infatti, il 30 giugno a Caltagirone. E’ stato poi programmato un campeggio presso la base di contrada Ulmo dal 2 al 5 agosto per preparare la manifestazione nazionale dei No Muos

 

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I comitati hanno scritto in un documento: “Lottiamo per l’autodeterminazione dei popoli e per il diritto di tutte e di tutti a una vita libera fatta di uguaglianza con giustizia sociale. In questo momento ci sentiamo vicini e solidali con il popolo palestinese che persegue il suo diritto a vivere in pace sulla propria terra, vittima dell’ennesimo massacro da parte dell’esercito israeliano. Il movimento No Muos, nell’alzare le proprie bandiere, sa di innalzare anche quelle di tutti i movimenti che in maniera autorganizzata, mediante la pratica della democrazia partecipativa e dell’azione diretta, rivendicano il diritto delle popolazioni a decidere sul proprio destino».

 

Controllo molto attento da parte delle forze dell’ordine che hanno accompagnato il corteo gestito nella maniera migliore possibile e con spirito assolutamente propositivo e teso a scuotere le coscienze da parte dei promotori. Tutto, insomma, è riuscito per il meglio e, adesso, si pensa già al prossimo futuro.

 

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