Furti con spaccata in provincia di Ragusa, sgominata banda di cinque elementi

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VITTORIA (RG) – Erano ormai diventati l’incubo dei titolari di attività commerciali della provincia di Ragusa. Tutti a chiedersi dove sarebbe stato il prossimo colpo. E, invece, in cinque sono finiti in cella. Con l’accusa di avere portato a segno almeno una ventina di colpi, la maggior parte con la tecnica della spaccata, in vari negozi del Ragusano, soprattutto tra Vittoria e Comiso. Come se non bastasse, il gruppo criminale ha anche messo a segno una serie di rapine, minacciando i titolari con un coltello o picchiandoli.

 

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Sono questi gli esiti di una attenta azione d’indagine della squadra mobile di Ragusa che, insieme agli agenti del commissariato di Comiso e Vittoria, hanno messo le manette a cinque ragazzi, tutti pluripregiudicati. Si tratta di Rosario Antoci, 33enne ragusano; Salvatore Fidone, 28enne di Vittoria; così come il 20enne Giovanni Giliberto e il coetaneo Gabriele Meli oltre al 21enne Salvatore Giordanella

 

 

La banda ha imperversato in provincia di Ragusa sin dai primi giorni del 2018. Le macchine usate come arieti a danno di esercizi commerciali e abitazioni private erano rubate. I malviventi rubavano un’auto vecchia ma robusta e la lanciavano contro vetrate e saracinesche. Entrati nei negozi, facevano razzia di tutto ciò che aveva valore e facilmente asportabile. La cosa strana, come hanno chiarito gli inquirenti, è che spesso si accontentavano delle monete contenute nelle casse. Facevano danni per migliaia di euro per portare via 300 euro di monetine. Tra le attività prese di mira gioiellerie, minimarket, profumerie, parrucchieri, panifici, farmacie, bar, distributori di carburanti e pasticcerie.

 

I primi indizi di colpevolezza sono stati reperiti grazie alle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private. Gli investigatori hanno richiesto ed ottenuto di poter intercettare le conversazioni telefoniche degli indagati. Si è così riusciti a ricostruire l’assetto della banda. Ognuno dei componenti aveva un ruolo ben specifico, tra chi rubava le auto, chi effettuava i sopralluoghi e chi coordinava le fasi di attuazione dei furti con spaccata.

 

 

La polizia ha anche chiarito che durante le indagini sono state sventate decine di colpi già programmati dalla banda, mentre per quelli consumati sono stati raccolti importanti elementi indiziari. Sono stati arrestati in flagranza di reato Antoci, Fidone e Giliberto. Il primo è stato sorpreso l’8 febbraio mentre rubava merce da un camion in sosta e per questo sottoposto agli arresti domiciliari; Giliberto è stato arrestato il 22 aprile dopo un pericoloso e rocambolesco inseguimento della polizia di Vittoria per le strade del centro e Fidone è finito in cella il 30 marzo per aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale disposta dal Tribunale. Altra caratteristica emersa è che alcuni componenti della banda uscivano di notte per effettuare i furti, nonostante fossero ai domiciliari.

 

Le intercettazioni hanno contribuito a trovare prove concrete: in un caso ad esempio, Giordanella, raccontando alla fidanzata di una rapina a un negoziante, avrebbe detto di avergli “spaccato la faccia”, annunciando un nuovo colpo. Le indagini sono terminate a metà aprile, la Procura ha quindi chiesto la misura cautelare in carcere che è stata accordata dal Gip. Gli arresti sono scattati giovedì scorso.

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