Spacciavano hashish, marijuana e cocaina: 9 arresti a Modica. Sgominata la banda del “Pittore barocco”

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MODICA (RG) – Sgominata una banda dedita allo spaccio di hashish, marijuana e cocaina. Suggestivo il nome dell’operazione scelto dai carabinieri della compagnia di Modica che hanno arrestato 9 persone nella retata portata a termine all’alba di oggi, grazie anche al supporto di un elicottero che ha sorvolato la città. “Pittore barocco”, questa la denominazione, prende spunto dall’attività di alcuni degli indagati, i quali utilizzavano una piccola impresa di ristrutturazione edile e di pittura per dissimulare gli incontri con il fornitore, utilizzando un linguaggio criptico per indicare la sostanza stupefacente.

L’indagine è durata poco più di un anno. Ha preso il via nel febbraio del 2017 e si è protratta sino allo scorso mese di marzo. In particolare l’attenzione è stata focalizzata su due personaggi ovvero Achref Neila e Aziz Hacham sul conto dei quali si erano raccolti elementi incontrovertibili circa l’illecita attività che avveniva nel cuore del centro storico di Modica. Attività riscontrata attraverso gli arresti eseguiti in flagranza di reato a carico degli stessi soggetti nel corso dei quali venivano sequestrati oltre 250 grammi di hashish suddivisi in due panetti e stecchette già pronte per la vendita per quanto riguarda Neila e nei confronti di Hacham oltre 50 grammi di hashish. Partendo da questa efficace azione di repressione, ma anche dalle continue segnalazioni dei cittadini preoccupati per l’incremento dello smercio degli stupefacenti nelle piazze e nei vicoli del centro, veniva dato avvio ad un’articolata attività d’indagine, che consentiva di accertare numerosissimi episodi di spaccio e localizzati dei veri e propri “laboratori di spaccio”, realizzati in cantine e garage, ove veniva custodita la merce e dove spesso si realizzavano gli scambi.

Successivi periodi di osservazione e pedinamenti consentivano di individuare altri soggetti coinvolti nell’illegale commercio sulla piazza della Contea, come il pregiudicato Mohamed Qantar, che non solo collaborava con i due extracomunitari per la conduzione dell’attività illecita ma, a sua volta, era riuscito ad inserirsi nel tessuto sociale locale, facendosi coadiuvare da persone del luogo, tra cui alcuni incensurati, al fine di evitare qualsiasi controllo a suo carico da parte delle forze dell’ordine. 

Tra questi soggetti figurano Laura Curto, giovane ragazza che coadiuvava l’operato di Qantar assicurando un luogo sicuro tra le campagne modicane ove ben occultare la sostanza stupefacente; il fratello Giovanni Curto, con il ruolo di corriere, tratto in arresto per il possesso di oltre 90 grammi di marijuana; Rosario D’Amico, arrestato con 3 chili di hashish nascosti tra gli attrezzi da lavoro. 

Questi ultimi utilizzavano come copertura l’attività d’impresa di ristrutturazioni edili e pittura intestata a Qantar, non solo per utilizzare il linguaggio criptico per indicare la sostanza, ma anche per effettuare i numerosi viaggi a Catania per reperire, acquistare e trasportare grossi quantitativi di sostanza trovando la fattiva collaborazione di Francesco Di Mauro. Un ultimo fronte è quello rappresentato dai rumeni Adina Toader, compagna di Aziz Hacham, la quale collaborava con lui a contattare gli acquirenti, e Radu Nichifor, suo connazionale e spacciatore. Le indagini, inoltre, hanno evidenziato che gli indagati traevano il proprio sostentamento esclusivamente, tranne per alcuni, dallo spaccio degli stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina, effettuato prevalentemente nel circondario del comune di Modica. 


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