Corruzione, arrestato a Caltanissetta Antonello Montante. Indagato Renato Schifani, ai domiciliari vari esponenti delle forze dell'ordine

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CALTANISSETTA – Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di esponenti delle forze dell’ordine: questa l’accusa mossa contro l’imprenditore nisseno ed ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, finito ai domiciliari questa mattina.

Insieme a Montante, che attualmente è presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta e numero uno di Retimpresa Servizi srl di Confindustria Nazionale, sono finiti agli arresti domiciliari altre sette persone.

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Pare che Montante, oltre ad aver messo su questo sistema di corruzione, abbia dato vita a un accesso abusivo a sistema informatico: in pratica le indagini della squadra mobile e della procura di Caltanissetta hanno permesso di evidenziare come Montante avrebbe creato una rete illegale per spiare l’inchiesta che era scattata nei suoi confronti tre anni fa, dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia. Le altre sette persone finite ai domiciliari sarebbero i componenti della rete di spionaggio al servizio di Montante.

Vi sarebbero anche 22 indagati nell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante. Gli indagati, non raggiunti da alcun provvedimento, sarebbero accusati di aver fatto parte della catena delle fughe di notizie.

Tra di loro anche l’ex presidente del Senato Renato Schifani, il quale replica: “Non ne so nulla”; l’ex generale Arturo Esposito, ex direttore del servizio segreto civile (Aisi); Andrea Cavacece, capo reparto dell’Aisi; Andrea Grassi, ex dirigente della prima divisione del Servizio centrale operativo della polizia.

L’operazione, denominata “Double Face” ha portato agli arresti domiciliari anche il colonnello dei carabinieri Giuseppe D’Agata, ex capocentro della Dia di Palermo tornato all’Arma dopo un periodo nei servizi segreti, Diego Di Simone, ex sostituto commissario della squadra mobile di Palermo, Marco De Angelis, sostituto commissario prima alla questura di Palermo poi alla prefettura di Milano, Ettore Orfanello, ex comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza a Palermo, il re dei supermercati Massimo Romano che gestisce la catena “Mizzica” – Carrefour Sicilia, con oltre 80 punti vendita nella regione.
Il sesto provvedimento cautelare riguarda Giuseppe Graceffa, vice sovrintendente della polizia in servizio a Palermo, sospeso dal servizio per un anno.

 

 

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