Catania, prima Circoscrizione terra di nessuno: inciviltà, sporcizia, anarchia e allarme zecche

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CATANIA – Marciapiedi impraticabili, sporcizia, zecche, blatte, parcheggiatori abusivi e totale anarchia. Sono questi gli scenari che si presentano ai nostri occhi percorredo le strade della 1ª Circoscrizione Centro Storico, in particolare da via Plebiscito fino ad arrivare al pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele. Una zona che rimane nelle mani degli incivili e della mala amministrazione.

Le auto parcheggiate nelle zone in cui vige il divieto si sosta ostacolano gravemente l’accesso al Pronto soccorso e riducono la carreggiata facendo sprofondare, ogni giorno, la via Plebiscito nel caos. Nonostante ciò, e nonostante le continue aggressioni al personale sanitario del nosocomio, nell’area non si vede intervenire una pattuglia dei Vigili Urbani da anni.

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Piu’ giu’, perlustrando le vie Roccaromana, via Orto S.Clemente e via Reclusorio del Lume la situazione non cambia.

Le vie di queste zone non vengono spazzate a dovere perchè l’operatore ecologico impiegato da anni in questi luoghi pare che abbia riferito ai residenti di non poter svolgere la mansione per motivi di salute. Ad aggravare la situazione igenico-sanitaria, nonostante le segnalazioni inviate alle istituzioni, compresa l’Asp, c’è il problema dei punkubbestia che usano lo stesso posto in cui dimorano per espletare i bisogni fisiologici davanti ai passanti (bambini compresi!). A farne le spese sono i residenti che invano pagano le tasse.

Come se tutto ciò non bastasse ci è stata segnalata una nuova emergenza: le zecche. Il quartiere è invaso da questi parassiti ematofagi portatori di gravi e note patologie anche mortali (la borreliosi di Lyme, l’ehrlichiosi, le febbri bottonose da rickettsiae, la tularemia, la febbre Q, la babesiosi e l’encefalite virale) che, in caso di puntura,  colpiscono in egual modo gli amici a quattro zampe e l’uomo.

A proposito di cani, i marciapiedi sono invasi dalle loro feci. Risulta impossibile evitarle ma la colpa non è solo di chi non raccoglie i bisogni degli animali: in queste vie, infatti, non esistono cestini contenitori della spazzatura generici e specifici per la raccolta delle feci dei cani.

Il quartiere è popolato non solo da chi non rispetta le regole di comune convivenza ma anche da persone perbene che non non accettano più il menefreghismo della pubblica amministrazione rimasta, a tutt’oggi, sorda a qualsiasi richiesta di intervento.

Nell’immediato servirebbe la presenza delle Poliza locale e una disinfestazione. Per chiedere lumi abbiamo provato a contattare il Servizio ecologia del Comune di Catania ma al numero di telefono riportato nel sito istituzionale non ha risposto nessuno.

Nei prossimi giorni continueremo ad approfondire gli argomenti sperando di ottenere qualche risposta alle tante e gravi problematiche fin qui segnalate dai nostri lettori.

 

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