Dopo l’annuncio delle case automobilistiche di fermare la produzione dei motori endotermici entro il 2030 per quanto riguarda i propulsori a benzina ed entro il 2020 per i diesel, l’attenzione del pubblico sul futuro della mobilità privata si era focalizzata sulle auto elettriche. Tuttavia, nonostante gli sforzi dei produttori, queste ultime non sembrano aver raggiunto ancora la maturità tecnologica. La questione è diversa per i velivoli a decollo e atteraggio verticale. Uber ha infatti annunciato che entro il 2023 commercializzerà le proprie macchine volanti. La tecnologia è simile a quella dei Droni multicopter che oggi si trovano anche nei supermercati. In questo settore si sono fatti passi da gigante, basti pensare che in meno di cinque anni l’autonomia media dei tempi di funzionamento della batterie di un comunissimo drone non professionale è passata da 10 minuti a 30 minuti circa.
Oggi, nel mostrare i progressi fatti dal settore aeronautico – dice il Chief Product Officer di Uber Jeff Holden – Elevate di Uber ha “spiccato il volo”.
Uber ha annunciato che il primo modello sarà un quadricottero capace di volare ad un altitudine di oltre 300 metri, in grado di raggiungere una velocità di 320 km/h. L’autonomia sarà di quasi 100 km. L’obiettivo finale è quello della guida autonoma.
A credere nel progetto ci sono l’Esercito degli Stati Uniti, l’azienda E-One Moli che si occupa di batterie e la NASA.
Le aziende di semiconduttori-microelettronica hanno già le conoscenze e i prodotti necessari per la realizzazione di questo sogno, e a ringraziare sarà sopratutto l’ambiente. Si azzererebbero le emissioni inquinanti, i rumori e miglioreranno notevolmente i tempi di trasporto.