Arturo Schininà è il nuovo presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa

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RAGUSA – Arturo Schininà, noto imprenditore locale nel settore delle autovetture (insieme al fratello, ai figli e ai nipoti gestisce la concessionaria Scar di Ragusa) è il nuovo presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa. E’ stato eletto la scorsa settimana all’interno del consiglio di amministrazione. Non è un caso che già domenica scorsa abbia presieduto, in qualità di neopresidente, l’assemblea generale dei soci. Schininà prende il posto del cavalier Giovanni Cartia, che ha lasciato la carica per raggiunti limiti di età ed è stato eletto presidente onorario. Il cavalier Cartia è stato nominato dal cda presidente onorario della banca “in riconoscimento dei suoi meriti particolari nei confronti della società”. Il consiglio di amministrazione della banca risulta composto da: Carmelo Arezzo, Paolo Bonaccorso, Bruno Canzonieri, Santo Cutrone, Angelo Firrito, Giuseppe Guastella, Gaetana Iacono, Leone La Ferla, Antonella Leggio, Daniele Manenti. Resta da individuare il vice presidente in quanto il ruolo finora è stato ricoperto da Schininà.

 

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L’istituto di credito ragusano, tra i più importanti del Sud Italia, è in continua crescita. Proprio di recente ha ottenuto la possibilità di prendere le redini della Banca Base di Catania a seguito della liquidazione coatta amministrativa disposta dall’assessore dell’Economia della Regione Siciliana, su proposta della Banca d’Italia che ha provveduto a nominare gli organi liquidatori. Il commissario liquidatore ha provveduto alla cessione delle attività e passività aziendali alla Banca agricola popolare di Ragusa, che è subentrata nei rapporti della cedente con la clientela senza soluzione di continuità.

 

“La tutela ed il rispetto per il risparmio affidatoci dai clienti, quale prezioso frutto del lavoro e del sacrificio – spiegano dai vertici della Bapr – il credito alle famiglie, ai professionisti ed alle imprese, accordato nel segno del premio alla laboriosità, alla progettualità ed al merito; l’attenzione ai soggetti in difficoltà e il sostegno ai livelli occupazionali; l’appoggio di servizio alle istituzioni locali; la ricerca di efficienza ed innovazione nei prodotti e nei servizi offerti; l’assiduo contributo alle iniziative di carattere culturale, sportivo e sociale; i concreti interventi per la conservazione e la valorizzazione – quale inestimabile risorsa per lo sviluppo – del patrimonio di arte e di cultura rappresentato dal complesso dei monumenti, dei “saperi” e delle tradizioni locali: tutto testimonia la coerenza di un impegno costante, che vuole accompagnare la propria comunità in una reale crescita di civiltà”.

 

 

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