RAGUSA – Situazione critica. Nelle ultime due settimane sono stati registrati almeno sette furti con spaccata ai danni di altrettante attività commerciali. In quella che un tempo era considerata una provincia tranquilla, sono numeri che fanno riflettere. Ma sono soprattutto i commercianti del Ragusano ad alzare la testa e a chiedere più attenzione. Nessuna voglia di polemizzare con le forze dell’ordine anche perché tutti sono consapevoli che polizia, carabinieri e vigili urbani stiano facendo il possibile per fronteggiare questa ondata di eventi delittuosi.
Ma qualcosa che non quadra c’è se, appena sabato scorso, in periodo notturno, sono stati portati a compimento tre furti con spaccata a Comiso e a Vittoria, ai danni rispettivamente di un panificio, una farmacia e di un bar anche se, in quest’ultimo caso, le forze dell’ordine sono riuscite a catturare uno dei malviventi, un giovane vittoriese di appena 20 anni. Oggi, Confcommercio provinciale Ragusa, guidata dal presidente Gianluca Manenti, ha formalizzato una richiesta d’incontro con il prefetto Filippina Cocuzza perché le lamentele non si contano più. “Abbiamo il dovere – chiarisce Manenti – di tutelare il più possibile gli operatori del settore che già fanno i conti con una crisi di proporzioni immani e, in più, devono scontrarsi con la microcriminalità. Situazione assurda”.
L’ultimo furto con spaccata, consumatosi nel bar di una stazione di servizio di Vittoria, avrebbe potuto avere ricadute anche più gravi considerato che i due ladri, a bordo di un’auto ovviamente rubata, dopo la spaccata e dopo avere asportato il registratore di cassa, che tra l’altro non conteneva neppure un euro, si sono dati a precipitosa fuga per le vie del centro, dopo essere stati intercettati e inseguiti da una volante, in un momento in cui, essendo sabato sera, erano presenti molte persone. Soltanto per miracolo non ci sono state gravi conseguenze, anche dopo che l’auto ha fermato la propria folle corsa contro un muro. Ma resta l’incremento di un fenomeno che sta minando alla base il tentativo di tenuta dei comparti commercialirispetto a una situazione di difficoltà economica tra le peggiori degli ultimi decenni.
“Dopo avere subito il furto, in realtà con quantitativi di merce di poco valore – sottolinea il titolare di un esercizio commerciale di Chiaramonte Gulfi preso di mira nei giorni scorsi – ho dovuto prendere atto degli ingenti danni procuratimi dalla spaccata. Quindi, dopo i primi preventivi, è stato chiaro che avrei dovuto spendere non meno di 10.000 euro per ripristinare l’attività. E in tempi del genere, si tratta di somme che possono servire per la sopravvivenza dell’impresa. E’ certo un grave danno quello che ci è stato causato e con cui siamo stati costretti a convivere”. Per gli inquirenti, i furti con spaccata degli ultimi tempi non fanno parte di strategie organizzate ma sono il frutto di azioni estemporanee portate avanti da criminali baldanzosi, in parte maggiore giovani, che sperano di scalare il cursus honorum del malaffare.