CATANIA – “La mia presenza qui è un segno di considerazione importante per la Cna siciliana, che sta facendo una performance straordinaria, innovativa e per niente scontata. Nell’isola ferve da qualche mese un’attività impressionante, e questo merita di certo l’attenzione del vertice nazionale”.
Sono le parole pronunciate ai microfoni di Hashtag Sicilia dal segretario nazionale della CNA Sergio Silvestrini, a margine del convegno su “Ecobonus e Sismabonus” tenutosi questa mattina alle Ciminiere di Catania. Al centro dell’incontro gli incentivi per la riqualificazione ecologica e sismica delle nostre città e il modello predisposto dall’associazione degli artigiani per agevolare ulteriormente cittadini e imprese. Un modello di cui Silvestrini sottolinea l’importanza, e che in un futuro prossimo potrebbe essere replicato dall’associazione anche su scala nazionale.
“Sono qui per sigillare un accordo su un grande progetto di riqualificazione della Sicilia – dice a proposito il segretario nazionale della CNA – che sta ottenendo un larghissimo e forse persino inaspettato riscontro da parte degli imprenditori, degli artigiani, dei professionisti. Si tratta di un ‘raggio verde’ che per la CNA deve essere un momento di coagulo, rispetto all’ambizione di dare nuovi incentivi e nuovo lavoro alle imprese delle costruzioni, che rappresentano larga parte del settore dell’artigianato”.
Proprio progetti come quello messo appunto dalla CNA regionale, spiega Silvestrini, possono costituire il motore di una concreta ripresa economica nel Paese: “Si tratta di un asset per il rilancio possibile dell’economia siciliana e nazionale – spiega – Abbiamo una proposta nuova, la valuteremo per comprendere se possa avere un orizzonte non solo siciliano ma anche nazionale. E’ un work in progress che seguiamo con grande attenzione”.
All’attenzione dei vertici nazionali della CNA anche la delicata situazione politica in seguito alle Elezioni del 4 marzo. “Mi auguro che quanto prima si possa costituire subito un governo – dice Silvestrini – che si metta al lavoro orientando la propria politica economica verso lo sviluppo del mondo della micro-imprese e della piccola impresa, cosa che negli ultimi decenni non è stata fatta in maniera adeguata. Confidiamo che questo sia possibile, ci presenteremo al tavolo, ove chiamati, con le nostre proposte che del resto sono note”.
Radicale riduzione del prelievo fiscale, innovazione nel settore del credito, sburocratizzazione e semplificazione delle procedure amministrative (tra le più complicate in Europa). Questi i punti chiave della proposta dell’associazione degli artigiani al Governo che verrà. Ma non solo: “Dovremo lavorare nel settore dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, della ricerca. Ci aspettiamo che tutto ciò sia possibile, serve che quanto prima questo Parlamento e le forze politiche riescano a dare un governo la Paese e a farci riprendere il cammino”.
La strada, ricorda il segretario della CNA, è tutta in salita. Ma alcuni segnali incoraggianti spingono a sperare: “L’Italia ha un ritmo di sviluppo non ancora al livello dei partner europei – conclude Silvestrini – ma comunque con un 1,6% di positività che ci conforta per un’ulteriore ripresa dello sviluppo nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.