Imprenditrice, mamma e moglie: la sfida multitasking della nuova presidente del Terziario Donna di Confcommercio Matilde Cifali

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CATANIA – Nuovo direttivo per il Terziario Donna, l’organizzazione rappresentativa delle imprenditrici associate al Sistema Confcommercio.

A guidare questa organizzazione è stata scelta Matilde Cifali, responsabile brand reputation marketing e comunicazione dell’azienda di famiglia  Ceramiche  De  Simone e proprietaria di una struttura ricettiva.

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Moglie, mamma e imprenditrice, la Cifali si racconta ad Hashtag Sicilia dando anche qualche consiglio alle donne che vogliono fare impresa.

Da qualche giorno alla guida del direttivo Terziario Donna: quali gli obiettivi che ti prefiggi

“Voglio puntare sul Rilancio del ruolo della donna nel mondo imprenditoriale e professionale attraverso la diffusione della cultura d’impresa. Per questo occorre valorizzare la figura femminile nelle professioni, nei servizi e nel commercio, lontano da stereotipi e pregiudizi”

Quali, allora, gli obiettivi di questa tua presidenza

“Svolgere in pieno questo incarico appena intrapreso, cioè farmi  portavoce delle esperienze positive e metterle in rete in maniera tale che possano costituire uno stimolo, un esempio di best practice da adattare per migliorare il proprio ambito professionale e sono sicura di poter raggiungere molti obiettivi grazie alla bella squadra formata. Il direttivo è, infatti, abbastanza eterogeneo, ognuna delle 7 componenti si occupa di un settore diverso, spaziamo dalla tecnologia alla formazione all’arte. Questo ci permetterà di crescere, confrontarci e arricchirci  magari con possibilità di nuovi business”.

Quanto è difficile fare impresa in Sicilia e quanto è difficile per una donna

“Analizzando la mia esperienza professionale (ho una struttura ricettiva in centro) non vi è dubbio che viviamo in un contesto che non favorisce lo sviluppo imprenditoriale. Fare impresa in Sicilia è difficile ancor di più se si è donna…ma non è di certo impossibile. Ci sono ancora delle barriere culturali da superare, ma noi donne storicamente ”amiamo” le sfide. Ogni giorno è una conquista e questo sicuramente ci rende più forti; e poi ormai si sa, la donna è multitasking!!!  Siamo capaci di  rispondere ad una mail mentre cuciniamo un risotto! Questo è sicuramente un “più” rispetto all’uomo”

Sei anche responsabile brand reputation marketing e comunicazione dell’azienda di famiglia  Ceramiche  De  Simone: un lavoro che ti pone continue sfide quotidiane 

“Il marchio Ceramiche De Simone  è stato acquistato in tribunale da un fallimento, rilanciare il marchio sul mercato è stato un compito assai arduo! Mio marito Giorgio, il pilastro portante di questa azienda, ha fatto davvero un lavoro eccellente. All’inizio è stata una conquista “on the road”: insieme partivamo con la macchina piena di ceramiche per riconquistare il mercato presentandoci personalmente e quindi mettendoci la faccia. La nostra sfida quotidiana è quella di coniugare tradizione e innovazione su un mercato molto dinamico e di nicchia”

Ceramiche De Simone è una eccellenza nel panorama nazionale e non solo: quale il segreto per conferire a un brand questo prestigio?

“Il segreto è credere nel prodotto! Un prodotto  tutto made in Italy, interamente handmade, realizzato con procedimenti artigianale  ma con un organizzazione di tipo industriale. Tutti i nostri artisti provengono dall’accademia delle belle arti e hanno fatto un lungo stage formativo accanto ai maestri storici della De Simone alcuni dei quali ancora presenti in azienda come il nostro responsabile della produzione, insostituibile maestro torniante e memoria storica del marchio

Che consigli daresti alle donne che vogliono fare impresa? E in quali settori, in questo contesto economico che stiamo vivendo, conviene investire?

“Bisogna ingegnarsi, creare o rinnovare. Occorre investire sui servizi e sul settore turistico in particolare, Catania e la Sicilia in generale, hanno molto da offrire . Occorre lavorare sui servizi e sulla fruibilità del nostro patrimonio”.

Quale il ruolo dell’artigianato nell’attuale contesto economico e quanto esso viene valorizzato?

“L’artigianato si caratterizza per l’abilità manuale: mantenere e valorizzare questa abilità richiede per le aziende un impegno assai importante Occorre differenziare, offrire qualità elevata e puntare su ciò che rappresenta oggi il Made in Italy”.
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