Catania, deserta per la quarta volta la gara sui rifiuti. Pogliese e Abramo attaccano Bianco

cassonetti spazzatura
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CATANIA – Ancora un nulla di fatto per la gara d’appalto che avrebbe dovuto affidare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel Comune di Catania. Dopo gli scandali delle scorse settimane il comparto “monnezza” si conferma come uno dei piu “caldi” per l’amministrazione catanese. Per affidare  il servizio, adesso, occorrerà aspettare il nuovo bando di gara che il sindaco Enzo Bianco ha annunciato di avere già predisposto e di voler sottoporre al vaglio dell’Anticorruzione.

Solo dopo il via libera dei due organismi, spiegano da Palazzo degli e Elefanti, si procederà con la gara che dovrebbe risolvere lo stallo del settore: “Il nuovo bando è già pronto e la gara partirà una volta acquisiti i pareri di Collegio di Difesa e Anac”, ha detto il primo cittadino dopo aver incontrato l’assessore all’ecologia Rosario D’Agata. Quest’ultimo si è soffermato sulle procedure: “La legge obbliga, nel passaggio da una gara normale a una procedura negoziata, a proporre inizialmente le stesse condizioni del bando andato deserto – ha spiegato l’Assessore – Un passaggio obbligato insomma. Ma non siamo stati con le mani in mano e abbiamo già pronta la documentazione per la nuova gara con modifiche anche di carattere economico inviate subito al vaglio del Collegio di Difesa e dell’Autorità Anti Corruzione che ci risponderanno a breve. La procedura negoziata appena conclusa era stata suggerita proprio dall’Anac dopo un’approfondita interlocuzione con il Comune – ha concluso D’Agata – noi stiamo operando nel più rigoroso rispetto della legalità per dare un servizio adeguato e dignitoso alla città”.

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Se da Palazzo degli Elefanti minimizzano, sono le opposizoni ad andare all’attacco del sindaco: “Per la quarta volta la gara da circa 350 milioni di euro per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Catania è andata deserta – attacca l’eurodeputato di Forza Italia Salvo Pogliese, candidato del centrodestra alle Amministrative del prossimo 10 giugno – Siamo ormai alle comiche finali, con la città costretta a subire un servizio radicalmente inadeguato in eterna prorogatio. L’unico modo per voltare pagina su tale imbarazzante questione è voltare definitivamente pagina sull’amministrazione Bianco, deludente su tutti i fronti in maniera radicale”.

“Serve scegliere, ovviamente con modalità pubblica e oltremodo trasparente – ha proseguito Pogliese – intanto uno studio specializzato in progettazione di gare d’appalto, per fare elaborare un bando con un capitolato e un conto economico che funzionino. Altro aspetto importante, è indicare obiettivi precisi e penali eque. Bisogna che un servizio così vitale per una città, soprattutto delle dimensione di Catania, sia affidato con una gara a regola d’arte, che metta in grado di partecipare e contendere fra loro competitor seri e tecnologicamente all’avanguardia”.

Ad attaccare l’Amministrazione anche il candidato sindaco della lista civica “È Catania” Emiliano Abramo: “Che la procedura negoziata dell’appalto sui rifiuti, a Catania, andasse deserta era più che prevedibile – ha detto il candidato – Ce lo aspettavamo dopo che l’amministrazione comunale continua a mostrarsi passiva sul tema mentre in città regna il caos. Si persevera con lo stesso atteggiamento di sempre: guardare, aspettare e non agire. E’ la quarta volta che accade e ha dell’assurdo”.

“Lo avevamo detto in precedenza e continuiamo a ribadirlo – prosegue Abramo – non capiamo le motivazioni che spingono l’amministrazione Bianco a perseverare nella presentazione del bando Monstre relativo proprio all’affidamento dei servizi di igiene urbana e ambientale in città per la modica cifra di 350 milioni di euro. E tutto questo con le stesse modalità sin qui utilizzate. Il ricorso allo strumento della procedura negoziata, inoltre, lascia intendere che neanche stavolta l’amministrazione Bianco abbia deciso, aspettando che altri indichino le strade da intraprendere. L’appalto va riprogettato e riscritto, riformulandolo e dividendolo in appalti più piccoli. L’ennesima proroga – conclude il leader di “È Catania” – è in agguato, perché questa amministrazione non ha mai fatto scelte coraggiose”.

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