Quartieri di Catania sempre più abbandonati: una fotografia della IV municipalità. Con i cani vicino ai cortili delle scuole

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CATANIA – Le periferie catanesi si presentano agli occhi dei cittadini, che tra meno di due mesi saranno anche elettori, sempre più abbandonate. Abbondano le discariche a cielo aperto, le strade con buche enormi, le difficoltà a percorrere certe arterie senza dimenticare la pericolosità di alcuni tratti dove mancano controlli e segnali stradali.

Insomma certe zone di Catania sono davvero entrate nel dimenticatoio.

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Abbiamo fatto un giro nella IV municipalità e lo scenario è davvero desolante: molte strade che collegano i vari rioni come Cibali, San Giovanni Galermo e San Nullo sono piene di rifiuti. Qui va, ad onor del vero fatta una doppia analisi: abbiamo da un alto l’amministrazione che pulisce solo le zone più importanti e più a vista, ma abbiamo anche cittadini incuranti del bene pubblico e che pensano che la città sia una grande pattumiera a cielo aperto.

Queste stesse strade, da tempo ormai, sono diventate dimora per cani randagi e molti cittadini hanno anche paura a fare due passi a piedi.

Senza dimenticare i terreni incolti con erbacce alte metri: pericolose perché qualcuno può nascondersi e pericolose perché possono essere terreno fertile per incendi. Come ricorda, infatti, il consigliere di quartiere Erio Buceti, in estate spesso in queste aree si sono registrati dei roghi che hanno costretto le persone a rimanere chiuse dentro casa in attesa degli interventi dei vigili del fuoco;  “allo stesso modo – aggiunge Buceti -, nel periodo invernale con le ondate di maltempo, molte strade si allagano e diventano impraticabili perchè il sistema per il deflusso delle acque piovane non funziona.

Non solo, dalla mancanza di manutenzione costante si passa poi alla carenza di sicurezza con molte strade quasi completamente al buio e con il viavai di coppiette che si appartano o prostitute che esercitano il mestiere più vecchio del mondo davanti agli asili nido oppure a pochi metri dalle abitazioni. Insomma si tratta di zone diverse, situazioni differenti ma il quadro desolante è sempre lo stesso. Strade dove adesso le erbacce cominciano a invadere i bordi delle carreggiate rendendo il flusso veicolare più difficile. Non solo, oltre alla potatura ed all’eliminazione delle discariche abusive, nel nostro territorio tiene banco anche il nodo legato alla questione dei  randagi. Branchi che, qualche volta, stazionano tra Cibali e San Giovanni Galermo. Cani che hanno un aspetto docile ed innocuo ma suscitano comunque un certo timore tra alcuni passanti”.

Cani che si sono infilati anche in alcuni cortili di scuole della zona.

Uno stato di abbandono al quale occorre porre fine: e non solo durante il periodo di campagna elettorale ma 365 giorni l’anno

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