Centrato in pieno da un’auto, muore ciclista vittoriese a Marina di Ragusa

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MARINA DI RAGUSA (RG) – L’auto lo centra in pieno, lo travolge. E per il 71enne vittoriese Giovanni Tinghino, che stava godendosi una giornata in bicicletta, non c’è stato nulla da fare. Un’altra domenica di sangue sulle strade del Ragusano dove, negli ultimi giorni, la percentuale di tragici eventi sull’asfalto ha fatto registrare un picco. E, per di più, l’incidente di ieri, intorno alle 10,30, si è verificato in contrada Maulli, sulla Marina di Ragusa-Donnalucata, a poche decine di metri da dove aveva perso la vita, il giorno di Pasquetta, la giovane di Comiso, Carla Barone, che era stata sbalzata dal sellino della moto, guidata dal fidanzato, dopo che la stessa era finita sul cordolo di una contestata rotatoria che sorge lì nei pressi. Stavolta, però, la rotatoria non c’entra. Tinghino stava dirigendosi verso Marina di Ragusa. Era da solo, lungo un rettilineo. La giovane 35enne originaria di Giarratana che era alla guida di una Fiat Punto, forse perché distratta, ma questo lo stabiliranno gli inquirenti, non se n’è accorta. E lo ha preso in pieno. Come testimoniano, tra l’altro, le foto della Punto che si è fermata un centinaio di metri dopo l’impatto. All’uomo, dopo l’arrivo dei sanitari, si è tentato di praticare il massaggio cardiaco. Era nei pressi pure l’elisoccorso. Ma non è servito. E’ rimasto a terra, sull’asfalto, ed è morto poco dopo. La bici, naturalmente, si è spaccata in mille pezzi. Alcuni tra questi sono finiti a qualche metro di distanza dall’urto. Tinghino, in pensione da qualche anno, appartenente a una famiglia di panificatori molto conosciuta a Vittoria, indossava il caschetto di protezione. Ma non è servito considerata la violenza dello scontro. Sul posto, per i rilievi, la polizia stradale con gli agenti della polizia municipale. Il traffico è rimasto bloccato per qualche ora, prima che il corpo, dopo la disposizione della magistratura, è stato spostato. Nell’area iblea, dunque, un altro decesso dovuto a incidenti stradali. Stanno cominciando a diventare davvero troppi. Le forze dell’ordine raccomandano prudenza in qualsiasi circostanza.

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