Certo, non capita spesso che il commissario Montalbano lasci la sua amata Sicilia. Anzi, lo si può definire un evento davvero raro. Ma stavolta il personaggio interpretato da Luca Zingaretti nella fortunata fiction tv prodotta dalla Palomar si recherà in Friuli per indagare su un nuovo caso di omicidio. Le riprese in Nord Italia sono previste per la fine del mese. La produzione ha già attivato la Fvg Film Commissione che sta completando proprio in queste ore la ricerca delle location per le riprese. L’episodio in questione è tratto dal romanzo “L’altro capo del filo”, lo stesso con cui Andrea Camilleri, ideatore del personaggio di Montalbano, raggiunse nel 2016 il traguardo dei cento volumi pubblicati. Carlo Degli Esposti, il produttore, si è affidato alla Film commission per individuare al meglio l’immaginario borgo friulano di Bellosguardo che accoglierà Montalbano.
In particolare saranno gli scenari molto suggestivi compresi tra Cividale e Venzone, con il fiume Natisone e il ponte del Diavolo che avranno un ruolo importante nelle indagini, a fare da cornice alle riprese. La decisione di unire le due località, a quanto sembra, è il frutto di un tour avviato nei borghi storici della regione settentrionale da parte del registra Alberto Sironi e dello scenografo Luciano Ricceri.
Il suggestivo centro storico di Cividale, con i suoi raffinati palazzi affacciati sul Natisone e il Ponte del Diavolo faranno da cornice all’intricata vicenda che avrà per protagonista il commissario Montalbano. Cividale del Friuli è stata scelta come location per una serie tv già nell’autunno 2017. Nella splendida cittadina ducale e nelle valli del Natisone è stato girato un intero episodio della serie «Rocco Schiavone», il celebre commissario interpretato da Marco Giallini. Venzone, invece, è considerato il borgo più bello d’Italia, abbattuto quasi totalmente dopo il violento sisma del 1976 e riportato in vita grazie a un attento lavoro di ricostruzione. Venzone è stata protagonista anche di due storici film degli anni ‘50: «Addio alle armi» di Charles Vidor e «La Grande Guerra» di Mario Monicelli. Inizialmente avrebbero dovuto esserci solo pochi ciak in Friuli ma la spettacolarità dei luoghi ha convinto il regista Alberto Sironi e lo scenografo Luciano Ricceri a prolungare le riprese.
Montalbano arriva nell’immaginario borgo di Bellosguardo perché invitato dalla sua Livia. Gli chiede, infatti, di partecipare ad una cerimonia di rinnovo di promessa di matrimonio di due suoi amici. Montalbano accetta non senza qualche riserva, per poi ricredersi sui luoghi nordici quando scopre la trattoria “Al Leon d´Oro”, suo rifugio nella trasferta in Friuli nonché posto che gli permette di riflettere con più calma, e naturalmente con la pancia piena, sul caso che lo attende a Vigata. La trama del romanzo racconta infatti di un omicidio di una giovane e bella sarta di nome Elena, ragazza stimata da tutti per la sua gentilezza e riservatezza. Un omicidio inspiegabile, che avviene sullo sfondo dei numerosi sbarchi di migranti che Vigata sta affrontando, coinvolgendo anche, ovviamente, le forze dell´ordine. Perfino Catarella, mosso da pietà per i numerosi migranti in cerca di aiuto, si troverà a dare loro una mano.
E’ probabile che Raiuno mantenga la messa in onda ormai tradizionale della serie, che potrebbe così essere proposta al pubblico nei primi mesi del 2019, subito dopo il Festival di Sanremo. Così come, d’altronde, accaduto anche nel corso di questa stagione. Riguardo al fatto che la troupe si è trasferita in Friuli, è solo una decisione temporanea legata ad esigenze di copione. Infatti, il set per i nuovi episodi sarà immancabilmente allestito anche in provincia di Ragusa e, laddove occorra, anche nel resto della Sicilia orientale.