Comincia il conto alla rovescia per le amministrative: si vota il 10 giugno

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SICILIA – E’ arrivata l’ufficialità sulla data delle amministrative in Sicilia: il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha fissato, con proprio decreto, la data per lo svolgimento delle consultazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonchè per l’elezione dei consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario per domenica 10 giugno 2018. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci avrà luogo domenica 24 giugno.

Dunque mancano circa 2 mesi e si procederà a queste nuove consultazioni mentre il paese è ancora incerto su chi lo guiderà: cominceranno, infatti, domani le consultazioni. Si parte, alle 10,30, con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati e si chiude il 5, alle 16,30 con la delegazione dei Cinque Stelle.
Nel giro di quarantotto ore Sergio Mattarella riceverà al Quirinale tutte le delegazioni dei partiti presenti in Parlamento per ascoltare le loro proposte sul come sciogliere il rebus della formazione di una maggioranza in grado di sostenere un esecutivo. Quindi, sulla base dell’esito dei confronti, assumerà le sue decisioni: o affidando un incarico, pieno o esplorativo, o avviando un secondo giro di consultazioni, o prendendosi una pausa durante la quale avviare ulteriori contatti informali.

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Tornando alle amministrative, in Sicilia 137 i comuni chiamati al voto tra cui 5 capoluoghi di provincia: Catania, Messina, Trapani, Ragusa e Siracusa. Si voterà con il sistema maggioritario a doppio turno in 18 comuni siciliani con popolazione superiore a 15mila abitanti, il resto sotto soglia 15 mila.

L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per il 24 giugno.

Adesso i partiti e i candidati possono davvero scaldare i motori: le liste, così come prevede la legge, dovranno essere depositate dalle ore 8 del 30° giorno alle ore 12 del 29° giorno antecedenti la data della votazione. Quindi, ancora, circa un mese per stabilire candidati, coalizioni, alleanze e accordi.

Anche se comunque, soprattutto nei capoluoghi, il fermento non manca e già da settimane alcuni candidati hanno fatto un passo avanti.

 

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