Huawei P20 Pro è il nuovo smartphone della casa cinese e il primo smartphone al mondo ad utilizzare una tripla fotocamera posteriore.
Questo rappresenta un record per l’azienda che, da quando ha iniziato la collaborazione con Leica, ha visto crescere il proprio fatturato e l’attenzione da parte dei media, ed ora ha inserito sul suo nuovo top di gamma un’avanzata tecnologia fotografica affiancando ad essa l’Intelligenza Artificiale dedicata al comparto fotografico.
Per l’azienda questo rappresenta il tanto chiacchierato “rinascimento della fotografia” sul comparto smartphone, con due prodotti: P20 e P20 pro.
Richard Yu, CEO di Huawei, sotto la cupola del Grand Palais di Parigi, ha voluto ribadire il concetto con il quale è nato il nuovo Huawei P20 Pro: << dare la possibilità a tutti, anche ai meno bravi, di scattare una fotografia di qualità elevata senza dover obbligatoriamente conoscere ogni singolo aspetto del difficile quanto affascinante mondo della fotografia >>.
Per gli esperti di DxO Mark il P20 ha raggiunto un punteggio record di 109, come nessun altro smartphone.
Le fotocamere sono adesso tre, con un sistema abbastanza complesso, che è più semplice da spiegare in forma schematica:
Primaria: Sensore da 40 Mpixel, RGB, obiettivo F/1.8, focale equivalente 27mm;
Secondaria: Sensore da 20 Mpixel, monocromatico, obiettivo F/1.6, focale equivalente 27mm
Zoom: Sensore da 8 Mpixel, RGB, obiettivo F/2.4, focale equivalente 80 mm (zoom 3X).
Una cosa è certa: se i vari tipi di processore e le dinamiche estetiche si assomigliano sempre più, tanto da non essere spesso nemmeno motivo di analisi, la fotografia e il comparto video rappresentano sempre di più il “motivo d’acquisto” per uno smartphone, soprattutto per gli affezionati Android. Il prezzo è oramai simile e il comparto fotografico rappresenta la sfida che da qui ai prossimi anni farà pendere l’ago della bilancia verso Cina o Corea, Huawei o Samsung.