CATANIA – Da due giorni ormai la città di Catania è letteralmente invasa dai rifiuti. Non c’è zona della città, dal centro alla periferia, che non mostri il lato peggiore di se con cumuli di immondizia accatastati vicino ai cassonetti. Perché proprio i cassonetti non vengono svuotati a causa dello sciopero e dello stop ai mezzi deciso dai lavoratori del servizio ecologia.
Alla base della protesta c’è l’organizzazione del servizio in vista della nuova proroga del mini bando da tre mesi per l’appalto della raccolta dei rifiuti. A ottenerlo, ancora una volta, sarà il consorzio Sen.Eco, che raggruppa le società Senesi ed Ecocar. Sono 105 i lavoratori che fanno parte del bacino prefettizio, licenziati dalle precedenti aziende, che aspettano da mesi oramai di essere stabilizzati nel settore dell‘igiene urbana cittadina. Di questi solo 21 sono stati recentemente richiamati, in ordine di anzianità anagrafica.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’amministrazione comunale che evidenzia come ci sia uno stretto contatto con le organizzazioni sindacali e che si è attivata per risolvere la vertenza e riportare alla normalità la raccolta dei rifiuti che, nel frattempo, si vanno accumulando nelle vie cittadine.
“L’amministrazione comunale – ha detto il sindaco Enzo Bianco – sta facendo tutto ciò che è istituzionalmente possibile per risolvere la vicenda. Putroppo, la protesta sta creando disagi all’intera cittadinanza poiché i rifiuti non raccolti cominciano ad accumularsi. Senza avere alcuna colpa né responsabilità, stiamo tutti pagando la protesta di un gruppo di lavoratori che rivendicano i loro diritti. Lanciamo un appello al buon senso ed alla sensibilità di tutti affinché si possa presto trovare una soluzione positiva”.
“Abbiamo esaminato con la dovuta attenzione la situazione – ha aggiunto l’assessore all’ Ambiente ed Ecologia Rosario D’Agata – ma non comprendiamo le motivazioni della decisione del commissario della Senesi visto che i due commissari di Ecocar avevano, invece, dato parere positivo al rinnovo di tutti i lavoratori del Bacino prefettizio. Un atto che si ripercuote su Catania senza che l’amministrazione comunale ed i cittadini, abbiano colpe o responsabilità”.
Intanto, mentre c’è chi non capisce cosa sta accadendo e chi, invece, decide senza capire, la città è piena di rifiuti: in fondo è un modo diverso per accogliere i turisti che in questo weekend pasquale stanno arrivando in città.