IRCAC, ACI Sicilia: “Apprezziamo la posizione del M5S su Ircac, Irfis e Crias. Sì a progetti innovativi, ma servono confronto e scelte efficaci. Attenzione a non portare avanti rivoluzioni ‘al buio’ “

Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione
- Pubblicità -

SICILIA – “Apprezziamo la posizione assunta dal Movimento 5 Stelle in merito all’esigenza di ridare immediatamente piena operatività ad IRCAC e CRIAS, bloccati dalla decisione di dichiarare organismi strumentali i loro relativi fondi, e di compiere un’attenta valutazione prima di procedere con il progetto di riforma di IRCAC, CRIAS ed IRFIS. I deputati Cancelleri e Foti, hanno colto nel segno; serve infatti percorrere la strada del risanamento e dell’efficientamento ma va evitata la solita logica di ‘gettare il bambino con l’acqua sporca’. Del resto che senso avrebbe per l’ARS l’aver votato all’unanimità la proposta di costituzione di una com- missione d’inchiesta sul funzionamento di IRCAC, IRFIS e CRIAS, per poi es- sere chiamata a deliberare in fretta e furia sullo stesso argomento, con una scelta ‘last minute’, senza aver fatto alcun approfondimento?”.

È questa la posizione di Gaetano Mancini, Pietro Piro e Michele Cappadona, rispettivamente presidente e co-presidenti dell’articolazione regionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, costituita da Agci, Confcooperative e Legacoop, sulla vicenda dell’accorpamento di Ircac, Crias e Irfis, deciso dal Governo isolano e inserito nella Finanziaria regionale.

- Pubblicità -

“In questo momento – continua il comunicato – centinaia di piccoli imprenditori attendono risposte in merito a istanze presentate e da deliberare o addirittura l’erogazione di finanziamenti già deliberati. È inutile dichiara- re che si vuole puntare sullo sviluppo delle imprese se poi nei fatti si pongono ostacoli alle loro attività. E noi crediamo non sia ammissibile pensare di modificare il sistema senza coinvolgere i relativi destinatari. Le commissioni dell’Assemblea Regionale ed il Governo ci convochino. Non ci presenteremo con posizioni contrarie ai disegni di innovazione, ma l’innovazione va fatta tutelando ciò che ha dimostrato di funzionare. I problemi dell’IRCAC sono derivati da leggi ‘speciali’ della Regione e non dalla sua attività istituzionale come il credito di esercizio e a medio termine. Abbiamo da fornire esperienze dirette e dati inoppugnabili che vanno tenuti in conto se veramente, come siamo certi che sia, si vuole lo sviluppo delle imprese. È in questo scenario abbiamo tutto l’interesse a sostenere percorsi di rinnovamento, che portino innovazione, efficienza e sviluppo. Non mancherà il nostro impegno per procedere in tale direzione”.

- Pubblicità -