RAGUSA – Una svolta epocale per la città di Ragusa. Il consiglio comunale ha approvato in extremis, viste le scadenze ormai imminenti, la tanto attesa variante all’ex parco agricolo urbano. Saranno sottratti circa 800.000 metri quadrati alla cementificazione, assicurando meno consumo di suolo. Si è infatti scesi dagli originari 1,7 milioni di metri quadrati agli 855.000 stabiliti dalla variante approvata dalla civica assise. Non sono mancate ricadute di carattere politico. Il gruppo Insieme aveva abbandonato l’aula prima della votazione. Sonia Migliore, candidata a sindaco, e Gianna Sigona, già grillina, hanno votato favorevolmente, mentre si sono astenuti Mario D´Asta e Mario Chiavola del Pd e Giorgio Massari, candidato a sindaco. Dunque la variante è passata in consiglio con 14 voti utili e 3 astenuti.
Una cosa però è certa. E cioè che toccherà a chi gli succederà, visto che l’attuale sindaco Federico Piccitto ha annunciato già da tempo che non si ricandiderà, gestire la variante che intende riqualificare tutto il tessuto urbano della città, comprese le zone Peep. Oltre alla riqualificazione la variante ridurrà il consumo di suolo e si occuperà di incastonare il verde delle vallate all’interno del sistema urbano. Lo studio degli interventi, avviato nel 2014, è passato attraverso confronti con le associazioni, le categorie e gli ordini professionali.
Piccitto ha spiegato che lo strumento urbanistico segna un’inversione di tendenza nello sviluppo urbanistico cittadino aggiungendo: «Abbiamo affrontato tre aspetti diversi. Il primo riguarda l’ex parco agricolo sul quale c’erano stati interventi troppo parcellizzati e non omogenei. La variante prevede la realizzazione di un grande parco di 38 ettari, stiamo cercando i finanziamenti per realizzare aree attrezzate con piste ciclabili per 10 chilometri. Altro intervento lo prevediamo nella zona di S. Luigi dove sarà realizzato un grande parcheggio vicino al teatro Perracchio e la riqualificazione di piazza Monte Pellegrino. Terzo punto sono le aree Peep che dovranno essere «ricucite» con la città, e dove l’insediamento previsto di 18 mila persone sarà ridotto ala metà. Il consumo di suolo passerà da un milione 695mila ettari a 855mila».