MODICA (RG) – E’ stata una settimana a tutta birra. E continuerà ad esserlo fino a domenica. A livello nazionale, infatti, è stata lanciata la «Settimana della Birra Artigianale». E’ un segmento in crescita, ma sostanzialmente di nicchia, che ha trovato in giovani imprenditori ed artigiani entusiasmo ed intraprendenza. In Sicilia e nel ragusano non mancano i birrifici artigianali e tra i tre presenti negli Iblei riscuote sempre più consensi la modicana «Tarì» con sede nella zona artigianale di contrada Michelica a Modica. I maestri birrai Luca Modica e Fabio Blanco hanno recentemente lanciato la «Tarì Malvarosa» che ha conquistato a Rimini, nella sua categoria di riferimento, la medaglia d’oro come la migliore birra dell’anno. Insomma, un vero e proprio successo per questi giovani imprenditori che, adesso, vogliono scommettersi sempre di più nella conquista di nuovi spazi di mercato.
La «Malvarosa» è stata l’attrazione nel corso delle tante visite nello stabilimento modicano da parte degli appassionati, dei curiosi del mondo della birra e degli studenti che hanno effettuato delle visite didattiche. Luca Modica e Fabio Blanco all’interno degli eventi riescono a presentare anche abbinamenti gastronomici gourmet e le varie birre artigianali prodotte tra cui quelle che hanno ottenuto i primi posti nei concorsi nazionali e internazionali come nel caso della «Trisca» e della «Bronzo».
Collocato sui colli del distretto barocco ibleo, nell’area artigianale del comune di Modica, il birrificio Rocca dei Conti, nasce nel gennaio del 2010, dalla passione per la birra artigianale e dalla voglia di creare un prodotto che possa suscitare l’emozione di un sapore autentico, puro e semplice, grazie all’utilizzo di ingredienti naturali: ”malto, luppolo, lievito, acqua… ma anche tempo e tantissima passione”.
“Dopo una significativa esperienza come homebrewer, sperimentando in piccolo nei “dammusi modicani” di famiglia – sottolineano Modica e Blanco – è nata la volontà di organizzarsi e intraprendere un’attività che potesse far conoscere ad un più ampio pubblico il frutto del nostro lavoro”. E oggi i risultati stanno dando ragione a questi due giovani imprenditori.
“La difficoltà del fare impresa in Sicilia? – aggiungono – Ci vorrebbe una risposta da un milione di dollari anche se, nel nostro caso, è il cuore a comandare. Facciamo un’attività che ci piace. E’ ovvio che, con meno lacci e lacciuoli, sul piano burocratico, tutto potrebbe procedere meglio e soprattutto ci attenderemo un aiuto maggiore per le giovani imprese come la nostra. Quindi, difficoltà parecchie ma con la passione e la grinta la salita risulta meno difficile”.