MODICA (RG) – “Vorrei che ricordaste Elena non con dei fiori ma omaggiandola ogni giorno dando valore alla vostra vita. Quando pensate che la vita non ha senso, che non si ha motivo di esistere, pensate ad Elena e alla sua voglia di vivere”.
Così don Nunzio Di Stefano, oggi pomeriggio, in una chiesa stracolma di parenti e amici, tanto che a un certo punto le porte del Sacro Cuore, nel quartiere Sorda, sono state chiuse perché era ormai impossibile accogliere altre persone, ha voluto salutare la giovane mamma di appena trent’anni che, domenica scorsa, è morta in un incidente stradale sulla Rosolini-Modica. Alla guida dell’auto c’era il compagno di Elena Roccasalva, dietro il figlioletto di appena 4 mesi. Nessuno dei due ha riportato guai seri alla salute. Tanto è vero che oggi entrambi erano lì a piangere Elena assieme ai genitori, assieme ai parenti e agli amici più cari.
E sull’altare, a dare l’ultimo saluto alla ragazza, è salito anche il compagno che, sorretto da don Nunzio, con la voce rotta dal pianto, ha comunque voluto dare l’addio ad Elena in questo modo: “Ti chiedo di aiutarmi ad andare avanti, di continuare a trasmettermi l’entusiasmo che mi trasmettevi quando stavamo insieme, lo stesso coraggio che mi hai dato quando abbiamo deciso di andare a convivere, di quando mi dicevi “ca prescia mpara a curri” e poi ancora la gioia di quando abbiamo scoperto di aspettare un bambino”. A fianco alla bara un cartello con un collage di foto che ritraggono una Elena sorridente e gioiosa, per non dimenticare, anche nel momento di un dolore così profondo, il carattere della giovane mamma modicana.