CATANIA – A tre giorni dal voto nazionale, il candidato sindaco Emiliano Abramo convoca la stampa per un commento su quanto è accaduto.
“Il M5S ha vinto, basta definirlo voto di protesta. La gente ha scelto e ha scelto di cambiare. Di cambiare rispetto al PD che deve rimboccarci le maniche e al Centrodestra dove c’è Salvo Pogliese da solo, che parla senza esercito. Pogliese non è più generale, al massimo un caporale. E si è vanificato il consenso preso appena qualche mese fa alle regionali. Insomma – dice Abramo – il cinque stelle ha fatto quello che venne fatto qualche anno fa con il 61 a 0”.
Abramo, rivolgendo gli auguri all’eletto senatore Stancanelli – “l’unico catanese che rappresenterà il centrodestra” – si sofferma anche sul fenomeno Lega che anche al Sud, a Catania ha preso piede.
”Questo quadro dona maggiore autorevolezza al nostro progetto, È Catania, e ci permette di delineare anche meglio il nostro programma. Che ha nel suo primo puntone la legalità”. E si chiede Abramo se è corretto che il centrodestra candidi un esponente, Salvo Pogliese, che ha una pendenza legale con la giustizia e qualora eletto lascerebbe senza guida la città.
Dunque il voto nazionale non è protesta ma voglia di scommettere in un futuro. “Lo stesso che facciamo noi che puntiamo, oltre che sulla legalità, su lavoro, sviluppo e commercio. Il problema non è solo attirare capitali ma evitare l’esodo. Basti guardare cosa succede alla zona industriale dove si assiste al totale abbandono con infrastrutture assenti. Per l’ispettore sviluppo e il commercio, occorre garantire una concorrenza leale, ripensare alle zone a traffico limitato, rivedere il waterfront, puntare sul turismo e sui servizi”.