CATANIA – I dati relativi all’internazionalizzazione dell’Università di Catania – anche se ancora in fase di elaborazione – evidenziano un trend positivo, sia per quanto riguarda la mobilità in entrata, sia per quella in uscita. Possiamo e dobbiamo migliorare, in particolare per rendere più attrattivo il nostro Ateneo nei confronti degli studenti stranieri”.
Ad affermarlo è la professoressa Adriana Di Stefano, coordinatrice istituzionale Erasmus, accogliendo stamattina gli studenti stranieri durante la cerimonia del tradizionale welcome day. Questi studenti – grazie ad Erasmus Plus, il programma della Commissione europea per l’Istruzione per il periodo 2014/2020 – hanno scelto Catania e il suo Ateneo per trascorrere il secondo semestre dell’anno accademico 2017/18.
I 74 nuovi studenti “incoming” accolti oggi, provenienti da 18 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria), si aggiungono ai 145 ospiti del primo semestre e portano quindi a 219 la cifra dell’internazionalizzazione in entrata dell’Ateneo catanese per l’anno accademico in corso.
Alla giornata sono intervenuti anche il rettore Francesco Basile, il delegato per l’Area Mediterranea Rosario Sinatra, il presidente dell’Ersu Catania Alessandro Cappellani e il dirigente dell’Area della Didattica Giuseppe Caruso.
“Per noi è un piacere accogliervi – ha esordito il rettore Basile, nel suo intervento in lingua inglese – e un onore che abbiate scelto il nostro Ateneo, il più antico in Sicilia e tra i più antichi in Italia. Vi auguro una permanenza serena qui a Catania e che la vostra esperienza Erasmus sia soddisfacente dal punto di vista umano e accademico”. “Vorrei dare il mio personale benvenuto agli studenti stranieri che ci hanno scelto – ha affermato il prof. Sinatra-. Colgo l’occasione per invitare i nostri studenti a scegliere, per un periodo di studio e ricerca all’estero, uno dei tanti Paesi del Mediterraneo già partner del nostro Ateneo. Invito inoltre i nostri docenti ad impegnarsi per l’attivazione di nuovi accordi con i Paesi di quest’area affinché l’Università di Catania diventi un’istituzione trainante per il suo sviluppo”.
Dopo gli interventi del professor Cappellani, che ha illustrato i servizi dell’Ersu, come le mense alle quali gli studenti stranieri potranno accedere a condizioni agevolate, e del dirigente del dottor Caruso, la coordinatrice dell’Umi Cinzia Tutino ha illustrato agli studenti i due progetti pilota dell’Università di Catania “Housing Anywhere” e “Traineeship”. Il primo intende aiutare gli “Erasmus” che scelgono l’Ateneo catanese a trovare un alloggio, grazie ad una piattaforma già attiva e raggiungibile direttamente dalla pagina web dell’Umi, s< /span>ul portale www.unict.it. Il secondo, che sarà attivato in tempi brevi, prevede la realizzazione di un’altra piattaforma web per aumentare la mobilità in entrata per tirocini formativi.
La funzionaria Umi Nicoleta Pascu ha successivamente illustrato i vari aspetti amministrativi del programma Erasmus, fornendo delucidazioni sull’iter burocratico da seguire (all’arrivo, durante il soggiorno e al termine) e sulla documentazione necessaria per espletare il periodo di studio in città, mentre la prof.ssa Rosaria Sardo, coordinatrice scientifica della Scuola di Lingua e Cultura italiana (Italstra) del dipartimento di Scienze umanistiche, ha parlato delle attività della scuola e dei corsi di italiano attivati per gli studenti stranieri. I rappresentanti delle associazioni studentesche Aegee ed Esn hanno infine illustrato le attività extra–accademiche da loro organizzate per gli “Erasmus”