SICILIA – Le notizie pubblicate dagli organi di informazione nelle ultime 48 ore e riguardanti l’attività e la situazione finanziaria dell’Ircac sono a dir poco inesatte e in alcuni casi del tutto infondate. Il Consiglio di amministrazione, guidato dal presidente f.f. Adolfo Landi e di cui fa parte anche Angela Maria Peruca, ritiene necessario puntualizzare quanto segue.
L’IRCAC è nato più di cinquant’anni fa per erogare finanziamenti a tasso agevolato alle cooperative siciliane, in modo da sostenerne l’attività e da consentire l’accesso al credito.
Non pesa sulle casse della Regione perché si autosostenta. Anzi, dopo l’iniziale dotazione finanziaria, la Regione ha prelevato negli ultimi vent’anni oltre 300 milioni di euro dal bilancio dell’Ircac per spostarli nel proprio bilancio, da ultimi 25 milioni di euro sotto il governo Crocetta, serviti per pagare i forestali. I costi interni dell’Ircac sono garantiti dalla commissione dell’1,50% prelevata dal fondo unificato. Nessun trasferimento viene fatto dalla Regione per il pagamento di stipendi o spese.
Il contenzioso dell’Ircac, per quel che riguarda le leggi direttamente gestite (dalla istruzione della pratica alla erogazione finale) è assolutamente nella norma, e cioè mediamente intorno al 15% dell’erogato.
Cosa ben diversa è la situazione del contenzioso riguardante i finanziamenti per l’occupazione giovanile, la quale però, in base alla legge 37/78, non è stata gestita dall’Ircac ma dalla Regione (l’Ircac è stato un mero sportello erogatore del finanziamento, non istruito né concesso dall’Ente, ma dalla Regione Siciliana, che provvedeva attraverso propri decreti), che ha disposto l’erogazione di finanziamenti garantendoli con propria fideiussione salvo poi revocarla, creando in questo modo la situazione di enorme sofferenza per l’IRCAC. Per correttezza di informazione è bene puntualizzare che tali fatti si riferiscono ad oltre vent’anni fa. Il contenzioso delle leggi speciali di cui si è letto in questi giorni ed indicato come “voragine” , ammonta a circa 165 milioni di euro oltre tassi di mora e incide pesantemente sul dato complessivo . Per ciò che riguarda l’intervento della Guardia di finanza si puntualizza che non sono stati sequestrati atti né fascicoli, che sono comunque a disposizione dell’autorità giudiziaria, ma è stata chiesta invece copia di documenti che l’Ircac sta predisponendo per la consegna.
Ancora, in relazione all3e notizie riguardanti la mancata approvazione dei bilanci dell’Ircac a far data dall’esercizio 2011 è bene puntualizzare che tale mancata approvazione viene addebitata dalla Regione alla mancata approvazione dei bilanci da parte del Collegio sindacale che però, paradossalmente, non è stato nominato , dopo la scadenza del marzo 2012, dalla stessa Regione prima del maggio 2015.
Infine, ma non meno importante, dalle notizie di stampa sembra che l’attività dell’Ircac sia solo quella relativa alle cooperative giovanili mentre in questi 55 anni di attività, l’Ircac ha approvato circa 14 mila fra crediti diretti ed indiretti per un ammontare complessivo di oltre 3 miliardi e mezzo di euro di finanziamenti concessi ad un tasso di interesse agevolato attualmente pari allo 0,25% annuo.
L’Ircac gestisce circa tremila linee di credito per un ammontare complessivo di 400 milioni di euro ed annualmente introita circa 12 milioni di euro di rimborsi riferiti ai finanziamenti concessi.
Non si tratta dunque di un ente decotto ma piuttosto di un prezioso strumento di sostegno alla cooperazione siciliana come hanno recentemente dichiarato le centrali cooperative.
Si specifica inoltre che il cda attuale è in carica da appena nove mesi, dopo circa 10 anni di gestione commissariale in continuità.
Per avere piena contezza dell’attività dell’Ircac in favore delle cooperative siciliane è comunque bene ricordare che :
I finanziamenti concessi dall’IRCAC alle cooperative sono destinati:
al fabbisogno finanziario dell’impresa attraverso crediti di esercizio anche per l’avvio di nuove attività ;
ad investimenti produttivi per immobili, attrezzature etc, e alla ricapitalizzazione societaria attraverso i crediti a medio termine.
L’Ircac concede anche contributi per la riduzione degli interessi applicati dagli istituti di credito tradizionali per i finanziamenti alle cooperative.
I soggetti che possono beneficiare dei crediti dell’Ircac sono le società cooperative operanti in Sicilia, i loro consorzi e le società di capitali in cui la quota maggioritaria ( almeno il 51%) appartenga ad una società cooperativa.
Il Bilancio dell’Ircac è così composto:
- il Fondo a gestione propria, dal quale si attinge per i costi dell’Istituto e che è in sostanziale parità;
- il Fondo unificato a gestione separata dal quale si attinge per i finanziamenti alle cooperative.
Le perdite che si registrano su quest’ultimo fondo sono da attribuire in parte al basso tasso di interesse applicato dall’Ircac ma per la maggiore parte alle sofferenze derivanti dalla gestione di alcune leggi approvate per specifici settori di intervento (cooperazione giovanile, leggi speciali in agricoltura, passività onerose, Marcora siciliana) per le quali l’Ircac è stato solo il braccio operativo ed esecutivo della Regione Siciliana.
Alcuni altri elementi economico-finanziari e di bilancio possono essere utilmente rilevati :
- dal 1997,anno dell’istituzione del Fondo unificato, l’Ircac non ha ricevuto dalla Regione rimpinguamenti a valere sulla legge istitutiva.
- Il Fondo unificato negli anni si è ridotto per due principali ragioni: il basso tasso di interesse sui finanziamenti approvati e la commissione riconosciuta all’Istituto (l’1,50% sui crediti in essere) per la propria attività che annualmente viene versata al Fondo di gestione propria.
L’Ircac non grava in nessun modo sulle casse della Regione e , anzi, in mezzo secolo, ha costituito per la Regione stessa un importante strumento di ristoro per le casse regionali:
- attraverso il versamento nel Bilancio della Regione degli interessi sulle giacenze finanziarie dell’Istituto che dalla l.r.2/1992 e fino all’anno 2014 è quantificabile in diverse decine di milioni di euro;
- attraverso norme specifiche regionali , più di recente l’art.61 della l.r.21/2014 in virtù del quale sono stati versati alla Regione 25 milioni di euro serviti a pagare i forestali e l’art. 48 della l.r.9/2015 che ha destinato 10 milioni di euro – dal fondo unificato dell’Ircac – per le cantine sociali che hanno ripianato i propri debiti. Più in generale dal 1997 al 2005,inoltre, l’Ircac ha firmato mandati di pagamento in favore del bilancio della Regione per oltre 282 milioni di euro.
COMUNICATO STAMPA