ACIREALE (CT) – Dopo l’arresto – avvenuto lo scorso venerdì – il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo ha deciso di rassegnare le dimissioni. Dimissioni che sono state consegnate al suo legale, Enzo Mellia, e che sono state rese note stamattina durante il primo interrogatorio di garanzia avvenuto nel carcere di Piazza Lanza a Catania.
Circa due ore la durata dell’interrogatorio durante il quale l’ex primo cittadino ha risposto a tutte le domande e a tutte le contestazioni del Gip Giovanni Cariolo: Barbagallo ha presentato un racconto dei fatti opposto a quanto contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare.
Intanto il difensore del primo cittadino ha presentato il ricorso al tribunale della libertà per chiedere la scarcerazione dell’ingnegere: essendosi dimesso Barbagallo dovrebbe godere di una posizione diversa che non contempla la reiterazione del reato o l’inquinamento probatorio.
Secondo il Gip, che ha ordinato l’arresto e la custodia in carcere, il sindaco avrebbe inviato un vigile urbano del Comune per contestare a degli ambulanti delle infrazioni e farli spaventare affinché questi ultimi si rivolgessero a lui che, in cambio di voti per il suo referente politico Nicola D’Agostino, avrebbe chiuso un occhio.
La scelta di Barbagallo è stata commentata, attraverso Facebook, proprio da Nicola D’Agostino, onorevole destinatario del presunto voto di scambio: «Una scelta da rispettare e che condivido». Ricordiamo che D’Agostino non è stato indagato e risulta estraneo ai fatti.