CATANIA – Usare le piste ciclabili a Catania diventa sempre più difficile: diversi i danni che quotidianamente subiscono, sopratutto atti vandalici che in molte zone rendono queste aree impraticabili. Senza dimenticare che – come fa notare anche il consigliere del comune di Catania Salvatore Tomarchio – alcune parti di queste aree dedicate alle due ruote vengono scambiate dai cittadini come parcheggio delle proprio auto. Come accade ad esempio in via Marchese di Casalotto: lungo la pista si trovano automobili, furgoni, scooter. Difficilmente biciclette perché gli appassionati desistono di fronte a tanta inciviltà.
Se proprio i ciclisti si trovano a passarci, utilizzano i bordi della carreggiata mettendo così a rischio la propria incolumità sia per il rischio di essere investiti sia per possibili cadute considerando che il manto stradale non è certo dei migliori e anche quella degli automobilisti.
E’ sempre lo stesso Tomarchio a puntare il dito contro la pista ciclabile del lungomare di Catania: nonostante l’amministrazione comunale sia intervenuta più volte, gli standard che dovrebbero essere garantiti nella città etnea non vengono raggiunti. E sono decine le auto che impattano con i cordoli protettivi che difficilmente restano dritti e collocati nella loro posizione originale.
Considerando gli atti vandalici che sussistono, occorrerebbe trovare una soluzione alternativa per delimitare la pista ciclabile altrimenti altri incidenti si verificheranno con rischi – oltre per gli automobilisti che si scontrano con i cordoli – anche per i ciclisti che dentro la pista dedicando di pedalare.