Ircac, serve un’operazione verità: a chiederlo è l'Alleanza delle Cooperative

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CATANIA – ”Un’operazione verità per chiarire cos’abbia significato l‘Ircac per la cooperazione siciliana, per capire se sia stato un ente virtuoso o se abbia solo sperperato del denaro”. Con queste parole il presidente dell’Alleanza delle Cooperative – che ingloba Agci, Confcooperative e Legacoop –  Gaetano Mancini ha presentato stamattina l’incontro con la stampa sulla situazione dell’istituto che eroga il credito agevolato al mondo della cooperazione regionale. Presente anche il presidente facente funzioni dell’ente, l’avvocato Adolfo Landi.

Una società spesso al centro del dibattito politico e giornalistico, l’Ircac, per le alterne vicende che l’hanno riguardata negli ultimi anni. Le cui responsabilità vanno ricercate fuori dalla società, e dovute principalmente alla doppia attività dell’ente. ”Le attività  istituzionali dell Ircac riguardano il credito agevolato al settore cooperativo – spiega infatti Mancini – mentre negli ultimi anni l’Ircac è stato utilizzato come uno ‘sportello’ per l’erogazione di finanziamenti da parte della Regione, senza una valutazione del merito creditizio delle attività finanziate. la società non aveva titolo per entrare nel merito delle operazioni”.

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Proprio in questo secondo filone, dicono i rappresentanti della cooperazione, si sarebbe generata la maggior parte delle criticità dell’ente. Che dalla sua fondazione, nel 1963, non è mai stato rifinanziato, sottolineano i relatori, reggendosi soltanto sulla rotazione dei fondi concessi e restituiti dalle aziende. “Noi vogliamo che l’Ircac segua le sue prerogative istituzionali – reclama Mancini – e vogliamo che vengano accertare eventuali responsabilità esterne. E facciamo anche delle domande: negli ultimi dieci anni la società è stata commissariata senza motivo, perché? Forse si temeva che venisse gestita dai rappresentati delle cooperative?”

Per quanto riguarda il presente, le cooperative sottolineano come sotto il governo Crocetta siano stati operati atti che hanno determinato il blocco dell attività dell istituto. “E’ un fatto gravissimo, chiediamo a Musumeci e all’assessore Turano di intervenire per sbloccare i fondi e proseguire le attività istituzionali. La Regione – ha aggiunto Mancini – ha prelevato all’Ircac e dall’altro ha gravato l’ente di finanziamenti per gran parte caratterizzati da insolvenza. Non solo: sotto il governo Crocetta è stato adottato un provvedimento che ha inglobato il fondo dell’Ircac al bilancio della Regione bloccando così nei fatti il funzionamento dell’Istituto. Noi non siamo, per nostra natura, contrari alle innovazioni. Anzi. Sentiamo, infatti, spesso parlare della possibile fusione tra Ircac, Irfis, Irsap e Crias: anche qui non siamo pregiudizialmente contrari ma vogliamo essere certi che non si perda il regime specifico dell’Ircac che è troppo importante per le cooperative siciliane, specie in una fase di esigenza di capitalizzazione. E chiediamo anche – conclude Mancini – che si metta in atto un piano industriale che permetta altresì di risolvere alcune inefficienza dell’Ircac che vanno affrontate”.

“È un momento particolare per l’Ircac, siamo sotto attacco mediatico da parte di chi dipinge la società come un salvadanaio”, ha detto il presidente facente funzioni Landi. “Dal 2000 a oggi sono state finanziate 1207 cooperative per un ammontare di circa 70 milioni di euro – ha aggiunto – Di questi, solo 8 milioni rappresentano i crediti in sofferenza e sono pari all’11% del totale erogato e quindi è ben al di sotto del sistema bancario italiano che viaggia tra il 12 e il 17%  Viceversa, la percentuale di crediti in sofferenza relativa ai finanziamenti non istruiti né concessi dall’Ircac bensì dalla Regione Siciliana, con propri decreti (cooperazione giovanile, leggi speciali in agricoltura, passività onerose, Marcora Siciliana, etc.) è nettamente superiore, avendo un ammontare complessivo di circa 200 milioni di euro, oltre interessi di mora e spese”.

La Regione  non ha mai erogato ulteriori finanziamenti all’Ircac, al di là di quelli previsti dalla legge istitutiva del 1963,  anzi la stessa Regione Ha operato prelievi dai fondi dell’Ircac pari a circa  307 milioni di euro oltre a circa 6 milioni annui di interessi sui depositi. Landi ha anche ricordato come l’Ircac ha consentito la costruzione di  6893 alloggi in cooperativa con il finanziamento di  338 coop edilizie in tutto il territorio siciliano.

“L’Ircac – ha sottolineato il  presidente facente funzioni – eroga i finanziamenti diretti ad un tasso di interesse agevolato attualmente pari allo 0,25% annuo. Inoltre l’Ircac, in questo momento, gestisce circa  tremila linee di credito  per un ammontare complessivo di 400 milioni di euro”. Pertanto, alla luce dei superiori dati, ha affermato che non è giusto attribuire all’istituto responsabilità che non ha. Infine, Landi ha ringraziato l’Assessore Turano, con il quale si è incontrato e che gli ha confermato il suo pieno sostegno all’istituto.

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