CATANIA – Se si viene a Catania e si è un big politico c’e una tappa obbligatoria, Librino. Dal presidente della Repubblica al presidente del Consiglio (oggi è toccato a Paolo Gentiloni in passato agli altri presidenti del consiglio) tutti vengono accompagnati nel popoloso quartiere: a fare da Cicerone il sindaco Bianco che mostra gli orti urbani, i lavori di strade o di costruende caserme. E come ogni gita che si rispetti, c’ è anche l’autobus – messo a disposizione dell’Amt – per i giornalisti che seguono questo tour.
E gli altri quartieri, si chiedono i cittadini catanesi, non meritano la stessa visibilità, la stessa attenzione?
Osservazioni a parte, Gentiloni ha voluto visitare la StMicroelectronics, ha parlato dei soldi da investire al Sud, ha firmato i contratti per l’avvio di nuovi cantieri previsti dal Patto Per Catania (patto firmato dal suo predecessore Matteo Renzi). In particolar modo verranno aviari cantieri per 11 milioni di euro è riguarderanno Via Dusmet, la zona Industriale, il Giardino Bellini, Viale Mario Rapisardi, il lungomare, Ognina-Rotolo, la Caserma dei Carabinieri della zona Industriale e il Parco Urbano nel quartiere di Librino.
Gentiloni incontrando le autorità e la stampa alla fine della sua prima parte catanese (oggi pomeriggio sarà alle Ciminiere per un incontro politico a favore dei candidati del PD in Sicilia) ha parlato del Cantiere Catania e delle ricadute che esso potrà avere in termini di occupazione. “Questo però – ha detto a Gentiloni – non deve farci abbassare la guardia perché il mezzogiorno ha bisogno di lavoro. Occorre sfruttare questa contingenza economica positiva per investire al sud così come ha aiutato gli investimenti negli altri paesi. Catania può diventare attrattiva ed essere un simbolo per le altre città”.