In stato di emergenza il settore della pesca

Federcoopesca
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SICILIA – Scrive ai Prefetti di tutta l’Isola il rappresentante di Federcoopesca Sicilia: una lettera che serve a mettere in evidenza l’emergenza causata dalla sospensione del regime di sgravi contributivi ex art. 6 DL 30/12/1997 n. 457, convertito in Legge 27/12/1998 n. 30, da parte dell’INAIL che ne annunciava la sospensione con nota del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali di Roma datata 18 gennaio 2018.

Il Ministero delle Politiche Agricole è in queste ore al lavoro per mettere a punto norme che garantiscano la continuità del regime contributivo, senza contrastare quelle comunitarie, attribuendo il beneficio in oggetto entro il limite del “de minimis” vigente nel settore pesca che ammonta ad € 30.000,00 per un triennio.
La principale criticità è però rappresentata appunto da detto limite che interviene per impresa e non più per barca rendendone difficile l’applicazione alle imprese cooperative, e non solo, formate da più imbarcazioni da pesca e da un numero elevato di soci lavoratori, in special modo le imprese cooperative della piccola pesca artigianale.
Si sta lavorando – si legge nella lettera – con il Governo Centrale affinché questo regime di aiuto non venga considerato aiuto di Stato ma via sia realmente “la possibilità di strutturare la misura nell’alveo della sicura compatibilità con le normative unionali in materia di concorrenza, verificando l’opportunità di avviare una interlocuzione con i competenti Servizi della Commissione Europea”.
Allo stato nessuna marcia indietro dell’INAIL restando in essere la sospensione degli sgravi contributivi Legge 30/98 comunicata in data 18 gennaio u.s.
Questo non lascia tranquilli né noi né tantomeno i ns. associati che stanno valutando l’ipotesi di manifestare la loro preoccupazione programmando delle iniziative di protesta sul territorio siciliano a difesa dei propri diritti.
Per questo motivo si chiede un intervento dei Prefetti sul Governo Centrale (Ministri Poletti e Martina) affinché diano rassicurazioni che entro il 16 febbraio (data ultima per il versamento INAIL) saranno in grado di risolvere il problema in modo da evitare disagi pubblici causati da inevitabili manifestazioni di protesta.

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