CATANIA – Passando da via Don Minzoni, a San Giovanni Galermo, ci si chiede se si è nel 2018 oppure ai tempi della preistoria. Perché in una società moderna, e civile, vedere la fogna sgorgare dai tombini sotto i balconi delle case, accanto a dove giocano i bambini, sembra una scena anacronistica. Che stride con la dignità umana e con il rispetto per chi in queste case ci abita.
Sollecitati dagli abitanti, questa mattina abbiamo fatto un sopralluogo nella zona e le foto sono più esplicative di mille parole.
”Non possiamo più vivere così, è da 30 anni che ci prendono in giro. Vengono, fanno qualche piccolo intervento, e dopo poche ore si ripresenta puntuale la fogna e la puzza”, dice un abitante che sta in via Don Minzoni da più di 30 anni.
Uno degli ultimi interventi ha riguardato la chiusura di un tombino dove usciva fogna. Ebbene, chiudendo questo, tutti i liquami – per una legge della fisica – hanno cercato un altro posto da dove uscire e l’hanno trovato, invadendo completamente il cortile.
”Non possiamo affacciarci, non possiamo tenere le finestre aperte, ogni volta che tiriamo lo sciacquone esce la fogna dalle mattonelle per strada. Anche stendere la biancheria è inutile perché si impregna della puzza”, ci dice una signora che abita al primo piano e che avverte ancora di più i cattivi odori.
“Meglio che non si presenti nessuno in campagna elettorale per le prossime elezioni perché siamo stanchi delle solite promesse”, conclude un altro inquilino.