Ragusano muore ai Caraibi per un incidente stradale. Trasportare la salma a casa costa parecchio, gli amici promuovono una raccolta di fondi

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RAGUSA – Gli amici del ragusano morto tra domenica e lunedì in un incidente stradale a Saint Barth, nelle Antille francesi, ai Caraibi, hanno organizzato una sottoscrizione. Per riportare a casa la salma alla luce degli alti costi da sostenere per il trasporto del fereto. La vittima è Fabio Cappello, 37 anni, conosciuto per aver lavorato in un noto lido di Punta Secca come barman. Ma come è morto Fabio Cappello? Secondo quanto riporta Le Journale de Saint-Barth, sarebbe deceduto intorno alle 2,45, in una strada nel distretto di Public. Stava guidando uno scooter quando ha perso il controllo del suo veicolo. Nonostante indossasse il casco, l’uomo è morto poco dopo essere arrivato all’ospedale Saint-Barthélemy. L’incidente è avvenuto senza testimoni. Sono stati prelevati campioni di sangue, la gendarmeria sta aspettando i risultati. Risultati che, però, potrebbero arrivare nel giro di un paio di settimane. Cappello lavorava a Saint Barth in un ristorante.

 

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Numerosi i post di cordoglio sui social: “Rimarrai nel cuore di tutti. Buon viaggio”. Gli amici hanno aperto la sottoscrizione per coprire le spese rigurdanti il rientro della salma a casa. “Non pensiamo ai problemi ma alle soluzioni – scrivono gli amici in un post su Facebook – e tu – aggiungono rivolgendosi all’amico che non c’è più – questo ce lo dici sempre. Noi tutti, amici e famiglia, ti rivogliamo a casa. Chiunque volesse contribuire a riportare Fabio a casa, può farlo tramite una donazione. Grazie”. E nello stesso post sul social sono poi indicate le coordinate per eventuali donazioni. Già lunedì scorso la Farnesina aveva confermato il decesso del connazionale. Il caso, stando a quanto spiegano da Roma, è stato seguito sin dal primo momento con la massima attenzione dal consolato generale a Parigi e dal console onorario in Martinica, in stretto contatto con il ministero e con le autorità locali. La sede sta prestando ogni possibile assistenza ai familiari della vittima. Resta da risolvere, però, il problema del trasporto della salma. Non è da escludere che un aiuto possa arrivare anche dal Governo italiano. La vicenda è in continua evoluzione. I funerali, per volere della famiglia, saranno celebrati solo quando il corpo dello sfortunato congiunto toccherà il suolo della città di Ragusa. Affinchè familiari e amici possano rendergli onore nella maniera più opportuna.

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