Mascalucia, la denuncia di Montesanto: "Segni di uso di droga e ansiolitici davanti al Municipio"

- Pubblicità -

MASCALUCIA (CATANIA) – Segni di consumo di droghe ed antidepressivi proprio di fronte al Palazzo municipale di Mascalucia. E’ la denuncia della consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Agata Montesanto, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato alcune fotografie degli stupefacenti lanciando l’allarme su una possibile degenerazione del consumo di oppiacei da parte dei giovani del Comune etneo.

“Ieri mi recavo al Comune prima dell’orario di apertura – scrive in un post la Montesanto – e ancora l’addetto alla pulizia dello spazio antecedente il Municipio non aveva spazzato. Come al solito la mattina davanti al Municipio si raccolgono i resti di chi frequenta quelle scale ogni sera. Cicche di sigarette, carte, bicchieri, carta stagnola, resti di spinelli. Lo sapete che è così. Lo diciamo da anni che la sera in quella piazzetta si fuma e si spaccia”.

- Pubblicità -

Una situazione a cui si aggiungerebbe, secondo la consigliera, un aspetto ulteriormente inquietante. “Mi ha colpito la presenza di uno scatolo di un farmaco buttato li a terra – prosegue l’esponente del M5s – Ieri sera mi viene in mente di aver scattato quelle foto e le riguardo… Xanax … non so neanche cosa sia. Faccio una breve ricerca, è un ansiolitico. Subito la ricerca associa questo farmaco all’utilizzo di droghe.Trovo un articolo di Agosto 2017 che parla di una nuova moda, che sta prendendo piede. Parla di dipendenza, di morte. Parla dell’uso associato di questa medicina con gli oppiacei per aumentare lo stato di ‘mondo attutito’ in cui si trova chi ne fa uso”.

Secondo l’articolo citato dalla consigliera, tratto dalla rivista Vice, il fenomeno si starebbe diffondendo in modo allarmante in tutta Europa e potrebbe portare a conseguenze tragiche: 366 persone sono state uccise nel 2015 da overdose legate alle benzodiazepine nel Regno Unito – si legge nell’articolo – più di quelle uccise da cocaina, speed o MDMA. La cosa buffa è che invece farsele prescrivere col sistema sanitario nazionale non è facile, a meno di essere in disintossicazione, o di avere già una prescrizione dai tempi in cui era più facile ottenerle. Secondo il sistema sanitario, infatti, la dipendenza che causa e le difficoltà nella sospensione non valgono la candela; perciò la maggior parte delle persone che ne fanno uso la comprano sulla darknet [il cosiddetto internet proibito, ndr] o per strada”.

Questo l’allarme lanciato dal consigliere comunale: “Questo campanello d’allarme è qui, nel nostro paese, sotto i nostri occhi – conclude la Montesanto – Dobbiamo fare qualcosa. Bisogna parlarne. Controllare i nostri ragazzi, i figli di questo paese. Attenzionare la vendita di questo farmaco. Vedere chi frequenta questi posti, stare attenti. Non è una questione da prendere alla leggera. Voglio inviare questo messaggio a tutti: genitori, ragazzi, anziani, amministrazione, forze dell’ordine, dottori, insegnanti… Succede qui, non altrove”.

- Pubblicità -