Il top di gamma made in Google permette di avere foto e video impeccabili, grazie alle quali il famoso sito DxOMark ha assegnato un punteggio di 98 con il quale domina questa classifica (99 nelle foto e 96 nei video), grazie a:
- La fotocamera posteriore di Google Pixel 2 XL è da 12.2 mpx con sensore da 1/2.6″, apertura f/1.8, pixel da 1.4 µm, stabilizzazione ottica + stabilizzazione elettronica, autofocus phase detection + laser, flash dual-LED, face detection, HDR, panorama, foto con effetto bokeh e registrazione video a 2160p/30FPS, a 1080p 30/60/120FPS o a 720p fino a 240 FPS (slow motion).
- La fotocamera frontale, invece, troviamo un sensore da 8 mpx con sensore da 1/3.2″, pixel da 1.4 µm, apertura f/2.4 e registrazione video a 1080p. Lo schermo è p-OLED da 6″ con una risoluzione di 1440 x 2880 pixel.
DxOMark inserisce al secondo posto l’iPhone X con ben 97 punti, composti da 101 punti nelle foto (record assoluto sorpassando anche Huawei Mate 10 Pro e 89 nei video).
- Doppia fotocamera posteriore, con due sensori da 12 Mpx, uno con apertura f/1.8 da 28 mm e l’altro teleobbiettivo 2x con f/2.4 da 52mm, entrambi con stabilizzazione ottica. L’autofocus è di tipo phase detection, affiancato da un flash Quad-LED dual tone.
- Fotocamera frontale è da 7 Mpx con apertura f/2.2.
L’iPhone X, come ricorda sempre DxOMark, è l’unico smartphone capace di registrare in risoluzione 4K a 60 fps grazie anche al chipset potentissimo, l’Apple A11 Bionic con 6 core a 2,39 GHz.
Samsung Galaxy Note 8 e Huawei Mate 10 Pro completano il quadro con un’ottima dotazione fotografica, ma restando sempre sopra la soglia degli 800,00 €.
Il Sony Xperia X Compact è un ottimo smartphone di fascia media con un occhio di riguardo alla fotocamera ereditata dal Top di gamma della casa. Sulla maggior parte degli smartphone in commercio il sensore fotografico è prodotto proprio da Sony e questo Xperia X Compact ha ben 23 Megapixel a sua disposizione e la capacità di registrare video full hd stabilizzati in maniera ottima.
La qualità rispetto ai top di gamma sono però evidenti e tutti dovuti ai veri motivi per cui scegliere uno smartphone: processore e software.
L’otturazione, la lente, la camera sono sicuramente importantissime qualità, ma se non supportate da un processore, o coprocessore che sia, di ottima fattura tutto si sgretola immediatamente.
Il software deve gestire in maniera ottimale anche il comparto fotografico per permettere ai componenti di viaggiare nel miglior modo possibile, ecco perché Apple, e ora anche altre case, è riuscita a mantener “soli” 12 MP mentre altri viaggiavano addirittura sui 24!
Alla fine è tutta questione di ottimizzazione!