CATANIA – Ore 6.17: cominciano i fuochi del Borgo. Il giro interno di Sant’Agata stabilisce un nuovo record. Mai, prima di quest’anno, si era arrivati a questi orari.
E’ questa la sintesi della prima parte del giro interno, quello che ieri è cominciato intorno alle 17.30 quando il busto reliquiario è stato issato sul fercolo bardato di fiori di colore bianco e salutato da un imponente spettacolo pirotecnico. Un giro che sin da subito si è mosso lentamente a causa anche della pioggia che non ha certo facilitato gli spostamenti. Sono solo le 20 passate quando il sindaco di Catania riesce a effettuare l’omaggio floreale. E passa un’altra ora abbondante per l’omaggio del prefetto e per quello del sindaco della città metropolitana. Lenta cammina Sant’Agata, fra la sua gente, in mezzo ai suoi devoti che intanto la salutano con canti, con fazzoletti che vengono sventolati in aria e con i ceri.
Lo scarico della cera è un altro passaggio che rallenta ulteriormente la processione.
Le candelore, intanto, vanno via a passo spedito: si teme che la pioggia possa diventare più copiosa.
Adesso – sono le 6.53 mentre scriviamo questo aggiornamento – la Santa sta imboccando la via del ritorno: scende lentamente da via Etnea. La aspetta ancora la salita di San Giuliano, il canto delle suore benedettine e poi il rientro. Orario stimato? Sicuramente non prima di mezzogiorno.