CATANIA – Il clima è impazzito, siamo a gennaio ma sembra già maggio. Le alte temperature registrate e la gravissima siccità che sta colpendo in modo particolare la Sicilia orientale sta destando molta preoccupazione. Gli esperti non si riferiscono solo all’agricoltura ma anche alla quantità di acqua che potrebbe risultare insufficiente per soddisfare i bisogni umani.
Sull’Etna non si vede la neve da diverso tempo e questo, se dovesse continuare così, potrebbe creare grossi problemi alla popolazione, in quanto lo scioglimento del ghiaccio in primavera alimenta i fiumi Simeto e Alcantara. Se a questo, poi, si aggiunge che le scorte idriche si disperdono continuamente a causa delle croniche perdite d’acqua dovute alle obsolete condotte di distribuzione la situazione dovrebbe mobilitare le istituzioni che allo stato attuale, però, non sono ancora intervenute.
La Coldiretti Sicilia, in un comunicato, fa sapere che i mandorli sono già fioriti, e ciò rappresenta un’anomalia climatica. Secondo l’associazione dei coltivatori “I cambiamenti climatici vanno addomesticati con un piano infrastrutturale che renda funzionanti al cento per cento gli invasi con la raccolta dell’acqua. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni miliardi di euro. Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccita’ e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche nevicate estreme e picchi di calore anomali si alternano provocando nell’isola notevoli problemi“.