ROMA – Sì, no, forse. Alla fine ci sarà anche l’inviato de Le Iene Dino Giarruso tra i candidati del Movimento Cinque Stelle alle Politiche del 4 marzo. Una candidatura arrivata sul filo del rasoio, dopo la vicenda dell’ammiraglio Rinaldo Veri, candidato dal M5s e però membro eletto consigliere comunale ad Ortona con una lista civica di centrosinistra alleata del PD. Un fatto sufficiente per escludere l’ammiraglio dalle liste del Movimento nel collegio uninominale Roma 10. E per aprire la strada a Giarrusso, dopo un tira e molla che nelle scorse settimane lo aveva visto rinunciare alla candidatura con i pentastellati a Palermo.
A spiegare la vicenda, con un lungo post su Facebook, è lo stesso inviato della trasmissione di Italia Uno. “Carissimi tutti, quel che è successo è semplice – scrive Giarrusso – Avevo deciso di non candidarmi, come ho scritto in un post da tanti di voi condiviso e commentato, ed ho ricominciato a lavorare per Le iene. Scelta sofferta, sia chiaro, ma che mi sembrava la più giusta. Dopo un paio di settimane di campagna elettorale, però, vedendo quello che mi stava accadendo intorno, questa scelta ha iniziato a pesarmi sul cuore. Ho capito infatti che realmente queste elezioni saranno decisive per il futuro del paese e dunque di tutti noi, e credo fermamente che il Movimento Cinque Stelle sia oggi l’unica forza politica capace di cambiare in meglio l’Italia. L’unica”.
Una consapevolezza che non era servita a tornare indietro. Fino alla vicenda del candidato incompatibile: “Ieri è arrivato un imprevisto che ha rimesso tutto in discussione – spiega Giarrusso – l’incompatibilità dell’ammiraglio Veri, che doveva essere candidato all’uninominale proprio a Roma, città ove risiedo da ben 18 anni. A quel punto ho capito si fosse aperto uno spiraglio per spendermi in prima persona, e così ho fatto. Mi metto in gioco, mi candido perché credo nel Movimento Cinquestelle, nella qualità del suo leader politico Luigi di Maio, dei suoi ottimi candidati, e dei militanti tutti”.
“Non ho alcun tipo di ‘paracadute’ – precisa l’inviato della trasmissione di Italia Uno – e voglio che sia chiaro a tutti: non avendo fatto le parlamentarie non sono candidato nel listino, e dunque parteciperò solo ad una sfida secca coi candidati degli altri partiti, al collegio Roma 10 gianicolense. Come in ogni collegio uninominale la regola è semplice: chi vince viene eletto, chi perde è fuori, senza alcun tipo di salvagente o ripescaggio possibile. Mi pesa certo sospendere il mio lavoro a Le iene – conclude Giarrusso – ma contrariamente a ciò che pensavo poco meno di un mese fa, credo che questo sia esattamente il momento storico più giusto per spendersi in prima persona e sostenere l’unica forza politica che può davvero cambiare in meglio la vita di tutti noi”.