CATANIA – Preoccupazione e amarezza. Lo spettro della chiusura del reparto di Odontoiatria speciale riabilitativa dell’ospedale Ferrarotto ha messo in allarme le associazioni siciliane dei disabili. Guidate dall’Anfass regionale, le maggiori sigle attive nella difesa dei diritti delle persone con disabilità hanno chiesto e ottenuto un confronto con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Si sono date appuntamento ieri, a Palazzo dell’Esa, per rappresentare al titolare dell’assessorato rabbia e sconforto. L’Unità operativa complessa, diretta dal chirurgo Riccardo Spampinato, è un’eccellenza non solo siciliana. Esempi simili, in Italia, si contano sulle dita di una mano. Sono pochissimi, infatti, i medici che scelgono di operare un paziente portatore di handicap, affetto, il più delle volte, da gravi patologie neurologiche e sottoposto a terapie farmacologiche in contrasto con la somministrazione dell’anestesia. Una prudenza che finisce con l’emarginare i disabili e le loro famiglie, esclusi dalla fruizione di interventi necessari a migliorare il benessere e garantire una qualità della vita migliore, con un pesante corollario di ricadute negative sull’impatto che la disabilità ha all’interno dei nuclei familiari.
Attivo dal 2003, il reparto, che in quasi 15 anni ha praticato interventi su 18mila pazienti, rischia di scomparire insieme all’intero polo ospedaliero del Ferrarotto, in fase avanzata di dismissione vista la vetustà dell’edificio che lo ospita. La sua nuova collocazione dovrebbe essere l’ospedale di Acireale, ma i locali necessitano di un’opera di ristrutturazione che ancora non è partita. “Siamo molto preoccupati – ha spiegato all’assessore Razza, il presidente di Anfass Onlus Sicilia, Giuseppe Giardina -, perché rischiamo di perdere una struttura che ha alleviato le sofferenze di noi familiari e dei nostri figli. L’incertezza che aleggia sulle sorti dell’Odontoiatria speciale del Ferrarotto ci fa temere la perdita di un servizio per noi fondamentale e, insieme, baluardo di civiltà e attenzione concreta delle istituzioni alle fasce deboli”.
Affiancato dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, presente all’incontro insieme allo stesso Spampinato, primario del reparto, Ruggero Razza ha ascoltato le istanze delle associazioni, condividendo la necessità di preservare l’attività dell’Odontoiatria speciale. “Mi sento di rassicurare le famiglie: l’Unità operativa non chiuderà e, nelle more del suo trasloco al presidio di Acireale, faremo il possibile per non sospendere un servizio così importante. Il futuro dell’Odontoiatra speciale è una delle priorità sanitarie del Governo guidato da Nello Musumeci”. “Per l’allestimento del nuovo reparto – ha spiegato Razza – i tempi non sono brevi: vi dico con franchezza che, sebbene il progetto sia stato approvato, occorre espletare tutta la procedura di assegnazione dell’appalto e stanziamento delle risorse economiche, oltre alla materiale esecuzione dei lavori. Parliamo di 12-14 mesi”.