A Ragusa incendiata agenzia di viaggi

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RAGUSA – Centro storico superiore o Far west? Dopo gli allarmi lanciati nei giorni scorsi, ieri a Ragusa l’ennesimo episodio. Stavolta più grave di tutti. Passi la microcriminalità. Ma quando quest’ultima genera una devastazione, mettendo a repentaglio i frutti dell’attività di un piccolo imprenditore che aveva scelto questa zona della città credendo in un potenziale rilancio della stessa, allora forse è il caso di fermarsi e di riflettere, tutti assieme, politica e società civile, su che cosa davvero non sta funzionando. Migliaia di euro di danni sono stati causati dopo il furto di un ladruncolo che si è introdotto, ieri mattina, intorno alle 7 del mattino, in un’agenzia di viaggi, Dixie Travel Experience, proprio all’inizio di via Roma, per chi arriva dal Ponte Nuovo, dalle parti dell’hotel Mediterraneo, dove si trova l’ascensore e la scalinata che conduce in via Natalelli. Il malvivente, a quanto pare un giovinastro, non migrante, così almeno sembra dalle prime sommarie indagini condotte dagli agenti delle Volanti che si sono recati sul posto dopo che l’allarme è stato lanciato da un operatore ecologico in servizio, si è introdotto, dopo averla scassinata, da una porta-finestra che dà sulla centralissima via ed ha portato con sè un pc portatile, qualche spicciolo depositato in cassa e altre cianfrusaglie. Poi, non si capisce bene perché (intenzionalmente oppure un incidente dovuto al fatto di avere appoggiato incautamente la cicca di sigaretta che aveva su una poltrona?), dopo che lo stesso è uscito, si è sviluppato un incendio che ha procurato ingenti danni distruggendo l’interno dell’edificio.

Immediato l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale che nel giro di poco tempo hanno circoscritto le fiamme. Ma il disastro, ormai, era compiuto. L’attività, è proprio il caso di dirlo, è andata in fumo. E con essa tutti gli sforzi compiuti da una giovane imprenditrice che in quel locale aveva investito i propri risparmi e la propria voglia di scommettersi. Quest’ultima, arrivata sul posto, non ha potuto fare altro se non prendere atto di quanto accaduto. “E’ la volta che chiudo e vado via – ha detto Irene Di Raimondo, la titolare – non ha senso proseguire in un contesto sociale non sicuro che non tutela chi produce. Già ero rimasta vittima di un furto nell’agosto del 2016. Ora addirittura questo. Ma che sta succedendo? E dire che stiamo parlando di via Roma. Di una zona che avrebbe dovuto essere il punto di riferimento principe della città. E, invece, è solamente un’area in cui il degrado regna sovrano. Come si può perpetrare un furto, con tutti gli annessi e connessi, in questo caso un incendio, alle sette del mattino con il rischio di essere scoperti visto che, anche se era domenica, la città si stava risvegliando? Questo significa non temere niente. Se è così, non ci sto più”. Sul posto anche la polizia scientifica per i rilievi del caso. “Voglio ringraziare – aggiunge Di Raimondo – la polizia e i vigili del fuoco per la grande professionalità e l’umanità che hanno dimostrato. Meritano un applauso”.

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