RAGUSA – I carabinieri hanno arrestato 18 persone tra ragusani, albanesi e tunisini nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Flipper”. I militari dell’Arma l’hanno battezzata in questo modo perché le indagini rimbalzavano continuamente tra le tre città dove le persone finite in manette spacciavano lo stupefacente, organizzati in 4 gruppi. Novanta i militari impegnati, anche con l’ausilio di unità cinofile ed elicotteri che hanno sorvolato Ragusa, Comiso e Santa Croce, ovvero i centri dove la droga scorreva a fiumi, specie tra i giovanissimi, come segnalato dagli allarmati genitori agli inquirenti.
In manette sono finiti, tra gli altri, i ragusani Alessandro Avola, Marco Marante, Ciro Chillano, Daniele Vasquez ed Enrico Scenna, tutti arrestati in flagranza in quanto trovati in possesso di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana, pronti per la vendita al dettaglio nelle principali piazze di spaccio. Vasquez, nel tentativo di sfuggire ai militari, dal momento che nascondeva la droga nelle parti intime, aveva tentato la fuga in sella ad una moto, non facendosi scrupolo di mettere sotto un carabiniere. Un altro ragusano finito in manette, Alessandro Avola, è stato sorpreso in possesso di circa mezzo chilo di marijuana che aveva acquistato assieme ad un complice a Catania. Del gruppo di spaccio di Comiso faceva invece tra gli altri parte Francesco Cilenti, mentre la fascia costiera era appannaggio del gruppo che includeva anche Mario Dinicola, il quale si riforniva a sua volta da Vito Lo Magno, soggetto in grado di movimentare fino a 4 chili di hashish da Palermo. Lo stesso Dinicola era infatti stato sorpreso in possesso di un chilo e 700 grammi di hashish e di mille euro. L’uomo avrebbe rifornito diverse persone tra cui i magrebini Fathi Grami e Ouadhah Hassen. Il commercio in questo caso avrebbe fruttato introiti di oltre 2.500 euro settimanali. A Scoglitti è stato infine arrestato Carmelo Leone.
I 4 gruppi di spaccio sono stati smantellati in virtù di un lungo lavoro di indagine portato avanti a Ragusa, Comiso e Santa Croce anche attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno consentito ai militari di cogliere in flagranza di reato buona parte dei 18 arrestati, ai quali si aggiungono altri 14 soggetti colpiti da altrettante misure cautelari diverse dalla detenzione, 5 persone denunciate a piede libero all’autorità giudiziaria ed altre 38 segnalate come assuntori di droga.