- Pubblicità -
CATANIA – La vicenda degli occupanti la Cattedrale di Catania, uomini e donne che da quasi 2 mesi vivono e dormo all’interno della chiesa di Piazza Duomo, prosegue con loro da una parte che lamentano il silenzio istituzionale e dall’altra parte con il Comune che porta avanti il proprio iter.
L’ultima pagina di questa intricata vicenda l’ha scritta proprio l’amministrazione comunale che ha inviato una nota per informare che sono stati compiuti tutti gli accertamenti necessari per conoscere la storia di ogni singolo occupante della Cattedrale.
- Pubblicità -
Sempre nella nota si apprende che il Comune è disposto a trovare una soluzione di emergenza per le persone realmente più bisognose, così come accade in ogni circostanza critica. Gli uffici dei Servizi sociali, nell’analisi dei singoli casi che finalmente sono stati dichiarati dagli occupanti, hanno rintracciato alcune situazioni di estremo bisogno, in particolare alcune donne con figli piccoli e mariti in stato di detenzione.
Per tutti gli altri il Comune fornirà un aiuto affinché gli occupanti possano avvalersi degli strumenti previsti dalle normative, seguendoli in tutti i passaggi burocratici: buono casa di 250€, tirocini formativi per 400€ al mese, Reddito di inclusione. Una disponibilità piena nonostante quasi nessuno avesse mai presentato domanda per la casa o per un sussidio. E, pur in situazioni di disagio, si tratta di persone che prima dell’occupazione abitavano in case proprie senza aver mai ricevuto alcuno sfratto esecutivo o da parenti.
L’individuazione di questi casi di estrema povertà sarà effettuata in collaborazione con la Caritas Diocesana che in queste settimane ha dato assistenza agli occupanti della Cattedrale.
Dal Comune ci tengono anche a sottolineare che questa estrema opportunità per una soluzione temporanea di emergenza nei B&b non toglie alcun diritto a chi legittimamente è in graduatoria e aspira ad una soluzione positiva per il proprio disagio, spesso uguale se non peggiore a quello dei cittadini in Cattedrale.
Dal Comune evidenziano anche che tale ipotesi si potrà concretizzare solo se la situazione di illegalità nata dall’occupazione della Cattedrale verrà sanata, evitando speculazioni politiche e strumentalizzazioni ormai totalmente evidenti che stanno facendo solo del male a chi invece ha davvero bisogno.
Di tutto questo il sindaco Enzo Bianco ha parlato con l’Arcivescovo di Catania Salvatore Gristina in un incontro in Arcivescovado, evidenziando come il persistere di questa protesta, pur nella massima comprensione di chi soffre ed ha seri problemi di indigenza, oltre ad avere già causato problemi nella fruizione della Cattedrale da parte dei fedeli, rischia di creare serie difficoltà per il corretto svolgimento della Festa di Sant’Agata e di tutte le attività ad essa connesse, anche relativamente al tema della sicurezza. Si auspica quindi che la protesta cessi e che gli occupanti consentano uno svolgimento sereno e pacifico dei festeggiamenti nei confronti dei devoti che vorranno vivere lo spirito agatino con la consueta passione.
- Pubblicità -