Il Duomo di San Giorgio a Modica perde pezzi ma il sindaco rassicura: “Solo un danno superficiale e non strutturale”

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MODICA (RG) – Il Duomo di San Giorgio a Modica, una delle opere d’arte più suggestive dell’intero Val di Noto, inserita nella World heritage list dell’Unesco, perde pezzi. I calcinacci caduti ieri di una parte dell’intonaco della Cappella dedicata proprio al santo cavaliere preoccupano.

 

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La rete che è stata installata da qualche anno non è servita ad evitare che il materiale arrivasse al pavimento anche se ne ha attenuato la caduta. Al momento del crollo erano presenti alcuni turisti in visita che, per fortuna, non sono stati colpiti dal materiale.

 

Il parroco, don Giovanni Stracquadanio, ha allertato la Soprintendenza. E, infatti, poco dopo sul luogo è arrivato l’architetto Calogero Rizzuto, il soprintendente, che ha sottolineato come il problema non sia grave e che nei prossimi giorni sarà redatta una perizia perché la Regione autorizzi un intervento di somma urgenza. Si è stabilito di sostituire l’attuale rete protettiva con un’altra dalle maglie più fitte, cosa che si sta già procedendo a fare. L’area interessata è stata interdetta. Sarebbero, però, ingenti i danni causati: in particolare, uno degli affreschi sarebbe stato danneggiato. Sulla questione interviene anche il sindaco di Modica, Ignazio Abbate.

 

“A scanso di equivoci e a dispetto dalle voci e notizie catastrofiche che si leggono in giro sul web – spiega il primo cittadino – voglio precisare che il “crollo” riguarda solo piccole porzioni di stucco, molto probabilmente danneggiate da antiche infiltrazioni di acqua. Non appena venuti a conoscenza di quello che era successo, ci siamo precipitati immediatamente sul posto ed abbiamo constatato insieme ai tecnici che il distacco non costituiva un danno strutturale ma superficiale. Quindi sono arrivati anche il tecnico della Curia ed il sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Calogero Rizzuto, che hanno potuto constatare la reale entità del danno. Una squadra di operai è stata messa a disposizione dal Gruppo Zaccaria per intervenire immediatamente e verificare altre eventuali problematiche. Una rete di sicurezza è stata installata per mettere tutti al riparo da altri eventuali cedimenti. L’accaduto rafforza quanto andiamo sostenendo già da tempo e cioè che uno dei simboli della nostra città, patrimonio dell’Unesco, ha bisogno di interventi di manutenzione specialmente per quanto riguarda la parte interna degli stucchi. Quello di oggi è un campanello di allarme che sarebbe gravissimo sottovalutare. Per anni i Governi regionali hanno ignorato le richieste di finanziamento avanzate dalla Sovrintendenza di Ragusa per interventi di urgenza che potessero mettere in sicurezza l’enorme patrimonio custodito dalla Chiesa di S. Giorgio. Lo stesso sovrintendente ci ha assicurato che avrebbe immediatamente inoltrato la richiesta di finanziamento di un lavoro di urgenza proprio per scongiurare ulteriori danni alla struttura. Alla luce di tutto ciò ho voluto tempestivamente informare il presidente della Regione dell’accaduto”.

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