Refezione scolastica nel caos a Ragusa, la ditta: “Sì è vero, riso non buono. Ma abbiamo proceduto a rettificare la preparazione”

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RAGUSA – “Sì, è vero. Il riso non era buono. Abbiamo cambiato la procedura di preparazione dal punto di vista tecnico allo scopo di risparmiare tempo. Abbiamo proceduto prima alla cottura in tutta la sua quantità, poi lo abbiamo raffreddato con acqua fredda, quindi lo abbiamo inserito in un contenitore e lo abbiamo preparato successivamente con le verdure. Di sicuro il fatto che il riso è stato messo tutto insieme nel contenitore e questo ha fatto sì che la massa ha tenuto la temperatura sopra i quaranta gradi. In ogni caso, quando è stato confezionato assieme alle verdure non emanava alcuno strano odore. Altrimenti non lo avremmo mai somministrato. Da quando è stato preparato a quando è stato somministrato sono trascorse circa due ore e mezza e c’è stata la proliferazione della carica batterica. Io stesso sono andato in alcune scuole per controllare. Ho accertato che si sentiva un leggero pizzicore. Abbiamo quindi provveduto ad effettuare una rettifica nel piano di autocontrollo che porterà al cambio della procedura di preparazione”.

 

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Così ha parlato Franco Flaccavento (nella foto), rappresentante dell’azienda Stefano Srl, durante una intervista concessa all’emittente Videoregione, a proposito della vicenda riguardante la refezione scolastica che ha fatto imbufalire i genitori dei piccoli studenti. Queste le spiegazioni riguardanti la seconda giornata di attività del servizio in cui, per l’appunto, è stato servito riso. Ma i problemi sono proseguiti anche in occasione della terza giornata con pasta fredda e una polpetta non ben cucinata. Sono gli stessi piatti che i genitori hanno portato con loro durante una tumultuosa riunione con il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, tenutasi ieri pomeriggio, in sala Giunta, a palazzo dell’Aquila. Il primo cittadino ha sottolineato di avere ricevuto numerose segnalazioni e di avere avviato le necessarie verifiche. Per il primo cittadino, affiancato dal dirigente del settore Francesco Lumiera, sono necessari almeno otto giorni prima di potere avviare delle contestazioni formali nei confronti dell’azienda. Circostanza che non sta bene alle mamme e ai papà i quali ieri erano piuttosto agguerriti ed hanno chiesto all’amministrazione comunale di provvedere “perché – hanno detto – ne va della salute dei nostri figli”. Il Pd cittadino di Ragusa, questa mattina, ha diffuso una nota per chiedere al Comune di revocare o perlomeno sospendere il servizio visto che i disagi continuano a ripetersi. E tutti sono in attesa di capire che cosa accadrà oggi anche se non dovrebbero esserci problemi più di tanto in considerazione del fatto che è stata servita la pizza, uno dei core business dell’azienda affidataria del servizio.

 

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