Refezione scolastica, partenza col botto a Ragusa: “Riso rancido e immangiabile”. Il Comune: “Correremo ai ripari”

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RAGUSA – L’atteso avvio del servizio di refezione scolastica a Ragusa, inizialmente previsto per novembre ma attivato soltanto lunedì scorso, è stato caratterizzato da una serie di disservizi. Dai pasti arrivati in alcuni casi freddi e in netto ritardo, circa un’ora dopo, intorno alle 13, come segnalato da alcuni genitori, al riso rancido e immangiabile servito nella giornata di ieri. Insomma, il servizio, affidato dopo una procedura negoziata a una ditta abbastanza chiacchierata, la stessa che in passato si era contraddistinta in negativo perché su un piatto era stata trovata una chiave inglese, è partito col botto, scatenando la reazione delle opposizioni. I consiglieri comunali dem Mario D´Asta e Mario Chiavola hanno diramato in cui dichiarano addirittura di aver avuto contezza “della distribuzione in un plesso scolastico – si legge testualmente nel comunicato del Pd – di riso con verdure che sarebbe risultato rancido sia all’olfatto che al gusto. Per fortuna un medico – aggiungono i 2 consiglieri – per una serie di circostanze fortuite, se n’è accorto prima che il pasto venisse somministrato ai piccoli e ha consigliato alle maestre di intervenire. Chiediamo subito al sindaco e all’assessore al ramo  di verificare come stanno le cose perché on possiamo scherzare con la salute dei nostri figli”.


“E’ bastato il primo giorno di svolgimento del nuovo servizio mensa scolastica per far andare su tutte le furie tanti genitori, una rabbia che non si può biasimare”: è questo il commento che arriva dal direttivo del Laboratorio politico 2.0 in merito all’avvio del servizio di refezione scolastica. Per la nuova gara, la ditta aggiudicataria ha presentato il 30% di ribasso mentre le altre due ditte partecipanti avevano previsto un ribasso intorno al 15%. “Temiamo – concludono dal Lab 2.0 – che l’anomalo ribasso del 30% presentato dalla ditta aggiudicataria del servizio possa essere alla base di questi inconvenienti o generarne altri ancora più spiacevoli”. Il servizio è stato affidato per tre mesi, ma, allo stato, non è esclusa una proroga.

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Le lamentele non hanno lasciato indifferente l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Gianluca Leggio. “In queste ore – ha sottolineato – stiamo effettuando dei sopralluoghi con il sindaco. Ci sarà tolleranza zero. E se le anomalie riscontrate sono reali, faremo partire le contestazioni nei confronti della ditta”. Palazzo dell’Aquila ha anche diramato una nota ufficiale. “Il Settore VIII – Politiche per la famiglia, Pubblica istruzione, Politiche educative ed asili – è spiegato – precisa che, da subito, è stata attivata una serie di verifiche in ordine alle presunte problematiche inerenti principalmente i ritardi nella consegna dei pasti e la qualità degli stessi. In ordine al primo punto, secondo una prima verifica, i ritardi sono stati dovuti principalmente alle difficoltà di prenotazione per via telefonica. Tali criticità, prontamente rilevate nei confronti del gestore, sono in fase di risoluzione attraverso l’installazione dell’apposito link per la prenotazione dei pasti sui tablet in dotazione dei vari plessi scolastici, in fase di completamento. L’ufficio, inoltre, sta attivando analoghe verifiche, anche rispetto alle modalità di consegna dei pasti, relativamente al personale utilizzato ed al numero di mezzi impiegati. Infine in ordine al secondo punto, l´ufficio comunale competente ha prontamente eseguito una serie di controlli e verifiche sui pasti somministrati in sette plessi scolastici, facendosi carico delle problematiche riscontrate, dando mandato di effettuare controlli specifici sul cibo somministrato, con particolare riferimento ad una valutazione di qualità dello stesso. Sono state inoltrate specifiche note nei confronti del gestore del servizio, richiamando lo stesso al pieno rispetto del capitolato. L’attività di controllo proseguirà anche nei prossimi giorni con specifiche verifiche nei plessi scolastici cittadini”.

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