CATANIA – Sono iniziate intorno alle 8.30 di questa mattina le operazioni di sbarco dalla nave Diciotti della Guardia Costiera dei migranti tratti in salvo al largo della Libia. 86 uomini e donne tra cui una decina di bambini.
Sulla nave anche i cadaveri di 8 donne, gli unici corpi che si sono riusciti a recuperare nel naufragio al largo delle coste libiche: secondo due delle tre ong che ancora operano davanti alle coste della Libia, la tedesca Sea Watch e la spagnola ProActiva, i morti di questo primo naufragio dell’anno sarebbero molti di più, 25 almeno, e i migranti sarebbero rimasti in mare molte ore prima di essere rintracciati e salvati.
La Guardia costiera italiana, che aveva ricevuto l’allarme da un aereo da ricognizione dell’operazione Sophia inserita nel dispositivo EunavforMed, conferma il recupero di 8 cadaveri e il salvataggio, avvenuto anche con mezzi della Marina militare italiana, di 84 persone. L’operazione è avvenuta nella tarda mattinata di ieri, 40 miglia a nord est di Tripoli, in acque internazinali.
Nel’loro arrivo a Catania sono stati accolti dalla Crocetta Rossa Italiana e dalle Forze dell’ordine che indagheranno per accertare le cause che hanno portato al naufragio del gommone. Come di dice la delegata per le emergenze della croce rossa italiana, Mara Basile, c’e molta compostezza e parlano poco i naufraghi non rivelando nulla di quanto accaduto nell’incidente in mare.