La musica per aiutare i bambini dell'oncologia pediatrica del Policlinico

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CATANIA – «Entrare nel silenzio dei giovani pazienti, stimolandoli a raccontare con la musica il proprio percorso di cura. Il delicato tema dell’ospedalizzazione dei ragazzi va intrecciato alla loro voglia di vivere e di lottare, esprimendo con l’arte e la comunicazione quelle che sono le emozioni negative di rabbia, dolore, sconforto e solitudine interiore che spesso prova chi si trova a dovere fare i conti con un male più grande».

Spiega così la giornalista Pierangela Cannone l’iniziativa “La melodia che ho dentro”, un progetto pensato e nato per i giovani pazienti del reparto di Pediatria Oncologia dell’azienda ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele.

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Insieme a Pierangela Cannone, il Maestro Paolo Li Rosi e sposato dall’associazione Ibiscus di Catania. 

«Per la prima volta proveremo a incidere quelli che sono i benefici del canto – aggiunge Li Rosi – Spesso i riflettori dei grandi palcoscenici tirano fuori le emozioni più vere e, dunque, questo progetto sarà un motivo in più per stimolare i ragazzi straordinari del reparto di Pediatria Oncologia a vivere, conoscere ed elaborare la propria interiorità, tradotta in testo, musica e video-clip».

Nel concreto, sarà messa in musica la degenza in corsia, offrendo uno spaccato della quotidianità vissuta dai ragazzi, quella intinta di amore, amicizia e fiducia, affinché́ l’ospedale non sia solo un luogo di cura, ma anche un “piccolo mondo” in cui è possibile ritrovare le proprie emozioni. Il messaggio: si può̀ stare bene anche in corsia, e saranno proprio i pazienti a raccontarlo attraverso la loro voce. «Abbiamo sposato “La melodia che ho dentro” – dice il presidente Ibiscus Catania Daniele Mannino – perché ci ha convinto la bontà del progetto. I nostri ragazzi trascorrono molto tempo in Reparto e spesso ascoltano musica con le cuffie alle orecchie. Pierangela e Paolo ci stanno dando un’occasione da non perdere, quella che vuole unire alla cura i benefici dell’arte e della comunicazione».

 

«Siamo contenti quando qualcuno si spende in maniera concreta per i nostri pazienti – prosegue il professore Andrea Di Cataldo, medico del Reparto di Oncologia Pediatrica e docente associato di Pediatria all’Università di Catania, che ha fatto le veci della professoressa Giovanna Russo, primario del Reparto – Crediamo fortemente in queste tipologie di iniziative perché sono complementari al nostro trattamento medico-chirurgico che, purtroppo, da solo non esorcizza la tristezza. Questa iniziativa accompagnerà i giovani pazienti in maniera allegra e gioiosa in un percorso di cura che tale non è». In occasione della presentazione del progetto, inoltre, i ragazzi del coro “OltreVoci” del Maestro Li Rosi hanno dedicato dei momenti di musica ai giovani pazienti, in linea con l’obiettivo del progetto: stimolare i “guerrieri” che vorranno a raccontare il proprio percorso attraverso la musica e il canto, trasformando l’ospedale in un luogo di vita. Oltre la malattia.

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